simone di stefano ha 42 anni ed è nato e cresciuto alla Garbatella, quartiere popolare di Roma. Fin da giovanissimo ha sempre militato in ambienti della destra radicale, partendo dall’età di 16 anni nel Movimento Sociale Italiano che poi abbandonerà nel 1994 dopo la svolta di Fiuggi. È uno dei fondatori di casapound, di cui è attualmente Segretario Nazionale, il suo atteggiamento propositivo e la sua immagine rassicurante ne fanno l'uomo ideale per rappresentare un movimento non proprio ancora digerito dal panorama politico nazionale.
CPI, direzione parlamento
Di Stefano è sicuro e determinato, Casapound ha i numeri per entrare in Parlamento. Il leader di CPI ha le idee chiare quando si parla di programma elettorale e proposte politiche in previsione delle prossime elezioni politiche a marzo. Casapound nel quartiere di Ostia, in realtà in tutto il decimo municipio di Roma, ha ottenuto un risultato storico arrivando al 9%; forti di questo risultato elettorale e di altri conseguiti a Lucca e a Bolzano il movimento si dice pronto a superare la soglia di sbarramento del 3% su base nazionale per poter entrare in Parlamento. CPI è riuscita a candidarsi in tutti i collegi italiani, raccogliendo le firme necessarie per ogni regione e provincia, e così dando la possibilità a tutti i loro sostenitori di esprimere la loro preferenza, da Agrigento ad Aosta.
Di Stefano però tiene a precisare che l'asticella del 3% è un obiettivo raggiungibile soltanto basandosi sulle loro forze, mentre se gli venisse concesso più spazio mediatico "Casapound potrebbe arrivare al 10%". Il movimento, collocato dai giornali e dagli altri partiti all'estrema destra, non farà alleanze elettorali: "I nostri voti altrimenti servirebbero a far eleggere i vari Alfano e Verdini" dice Di Stefano, che però non nega la possibilità di un appoggio esterno qualora il prossimo governo decida di legiferare sul tema sovranista.
"Con noi fuori dall'Europa in 14 giorni"
Riguardo il rapporto con le istituzioni Europee Casapound non ne vuole proprio avere. Su questo tema sono chiari, se dovessero arrivare al Governo con una serie di decreti fulminei porterebbero l'Italia fuori dall'Euro e dall'Europa in 14 giorni.
Tra le proposte della tartaruga frecciata c'è anche però un altro tema, tutto incentrato sulla natalità: nel loro programma è prevista l'erogazione di 500 Euro al mese per ogni bambino nato da genitori italiani che saranno versati su una carta prepagata, con cadenza mensile fino al raggiungimento di 16 anni.