Er iniziata la XVII legislatura della Repubblica Italiana. Sotto la presidenza straordinaria di Roberto Giachetti per la Camera e dell'ex Presidente Giorgio Napolitano per il Senato, è stata convocata la prima seduta delle Camere, durante la quale verranno eletti i rispettivi presidenti. La composizione dei 630 deputati e dei 315 senatori è stata determinata dalle elezioni politiche del 4 marzo, che hanno visto il trionfo del Movimento 5 Stelle capitanato da Luigi Di Maio e l'exploit della Lega di Matteo Salvini.

I grillini saranno rappresentati da ben 227 deputati per la Camera e 112 senatori. Come confermato a più riprese, il PD sarà all'opposizione e ai minimi storici in quanto a numero di rappresentanti: 112 alla Camera e appena 54 al Senato.

La corsa alla Presidenza delle Camere

Massima incertezza, per ora, sui nomi dei prossimi Presidenti di Camera e Senato. La lotta sarà, comunque, tra Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega con il Partito Democratico che si chiama fuori dai giochi. Tanti i nomi in ballo. Questa legislatura, però, potrebbe fare la storia: è vivissima l'ipotesi di una donna alla Presidenza del Senato.

Il nome caldo è quello di Giulia Bongiorno della Lega, celebre per le sue azioni di contrasto in commissione Giustizia alle leggi ad personam volute da Silvio Berlusconi nel triennio 2008-2011. Anche per questo, la candidatura dell'avvocatessa piace ai pentastellati. Gli altri due profili proposti dalla Lega sono quelli di Lucia Borgonzoni, eletta al Senato nella quota proporzionale e di Roberto Calderoli, poco gradito dal M5S per la sua posizione giudiziaria controversa.

Per Forza Italia la candidata principale pare essere Anna Maria Bernini, figura di fiducia di Silvio Berlusconi sotto il governo del quale ha svolto il ruolo di Ministro delle Politiche Europee nel 2011. L'altro nome per Forza Italia è quello di Paolo Romani, il quale, però, sembra essere sgradito dai Cinque Stelle, i quali sembrano puntare alla Presidenza della Camera più che a Palazzo Madama.

In tal senso, sono due i profili possibili del M5S: Riccardo Fraccaro, deputato trentino già supervisore di Virginia Raggi a Roma, e Roberto Fico, presidente uscente della Vigilanza Rai. L'accordo tra M5S e Lega prevederebbe, dunque, un uomo del Movimento come Presidente della Camera e uno del Carroccio come Presidente del Senato. Non è da escludere, però, un ribaltone, che riporterebbe in auge i nomi di Danilo Toninelli (M5S) per Palazzo Madama e Giancarlo Giorgetti (Lega) per Montecitorio.

La legislatura più giovane

Comunque vada, è già record per la nascente legislatura. L'età media dei nuovi rappresentanti eletti il 4 marzo, infatti, è la più bassa mai registrata: 44 anni per la Camera e 52 per il Senato.