Nuove accuse gravano sulla sindaca di Torino, Chiara Appendino: la procura del capoluogo piemontese ha chiuso l’indagine sul caso Ream, relativa alla "cancellazione" di un debito di 5 milioni di euro dal bilancio 2016 del Comune di Torino. La Procura ha ipotizzato il reato di falso in atto pubblico e di abuso d’ufficio per la sindaca Appendino, per l’assessore al Bilancio Sergio Rolando e per Paolo Giordana, ex capo di Gabinetto della sindaca.

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare il rinvio a giudizio per la sindaca.

Il caso Ream

La vicenda riguarda la riqualificazione dell’area dell'ex fabbrica Westinghouse. Nel 2012 Ream SGR S.p.a., una società specializzata in fondi comuni immobiliari, decide di acquisire il diritto di prelazione sull'area dove sarà realizzato il nuovo centro congresso di Torino, un ipermercato Esselunga ed un hotel. Ream versa quindi al Comune di Torino una caparra di 5 milioni. Nel 2013, tuttavia, il Comune di Torino chiude la gara assegnando ad un'altra società, la Amteco-Maiora, la realizzazione del progetto. L'assegnazione, a causa di un lungo ricorso al TAR, è stata perfezionata solo a metà 2017 quando il Comune ha incassato 19,7 milioni.

Di conseguenza il Comune avrebbe dovuto restituire 5 milioni a Ream, decurtandoli però dal bilancio 2016 del Comune. Cosa che non venne fatta. Anzi, i 5 milioni di debito sarebbero stati letteralmente "cancellati" dal bilancio al fine di garantire il pareggio dei conti.

Tutti i guai di Chiara Appendino

Il caso Ream non è l'unica grana di Chiara Appendino. Il 6 novembre 2017 la sindaca è stata raggiunta da un avviso di garanzia per omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo, relativamente agli incidenti di Piazza San Carlo del 3 giugno, quando si scatenà una ressa durante la tramissione sui maxi schermi della finale di Champions Leauge. Gli incidenti causarono 1500 feriti ed un morto.

La Appendino è stata nell'occhio del ciclone anche quando il già citato Paolo Giordana, allora capo di gabinetto della sindaca, è stato intercettato mentre chiedeva la cancellazione di una multa di 95 euro, presa da un suo amico. A causa delle aspre polemiche che ne sono seguite, Giordana è stato costretto a dimettersi.

Roma, Virginia Raggi a processo il 21 giugno

Nemmeno Virginia Raggi, eletta lo stesso giorno di Chiara Appendino come sindaco di Roma e sua "collega" di partito, può dormire sonni tranquilli, visto che andrà a processo il 21 giugno. Il reato è per lei di falso ideologico. Non male per un partito che ha fatto dell'onestà e della trasparenza il proprio cavallo di battaglia.