Dopo 18 anni di aspettativa dovuta a incarichi pubblici, Michele Mognato è uscito dalla Politica ed è rientrato nel mondo del lavoro. Nato a Mestre 57anni fa, Mognato vanta un cursus honorum di tutto rispetto, che lo ha portato a ricoprire il ruolo di assessore e vicesindaco di Venezia, oltre che di segretario provinciale dei DS prima, e del Partito Democratico poi. Nel 2013 è arrivata l'elezione alla Camera dei deputati, sempre con il Pd, nella circoscrizione Veneto II. Nel 2017 ha deciso di seguire Pierluigi Bersani nel Movimento Democratici e Progressisti (MdP), poi confluito in Liberi e Uguali (LeU).

Proprio con LeU si è candidato alle politiche del 2018 senza riuscire ad entrare in Parlamento, a causa di un risultato ben al di sotto delle aspettative.

Il rientro al lavoro

Con l'insediamento dei nuovi parlamentari, Mognato è ufficialmente decaduto dal suo ruolo ed ha ripreso il proprio posto di lavoro alla Metro, società della grande distribuzione all'ingrosso, nella sede di Marghera. Già magazziniere, Mognato è stato trasferito al reparto casalinghi, dove percepisce uno stipendio di circa 1250 euro al mese. Dignitoso ma ben lontano dagli oltre 10.000 euro che si metteva in tasca da deputato della Repubblica.

Curiosità e stupore tra i clienti

Trai clienti della Metro di Marghera c'è anche chi riconosce il signore che un tempo aveva potere e visibilità.

Stando a quanto riferito dal diretto interessato, le reazioni sono diverse. Alcuni si stupiscono del fatto che Mognato non abbia ottenuto un incarico politico qualsiasi per tirare fino alle prossime elezioni. Altri rispettano la concretezza di Mognato che, uscito dal giro della politica, si è subito rimesso in carreggiata. Altri, infine, sghignazzano pensando ai privilegi ed ai ricchi stipendi che l'ex deputato ha dovuto lasciarsi alle spalle.

Anche se Mognato non sembra curarsene più di tanto. Anzi, è felice che per la prima volta da anni possa lavorare rispettando turni fissi. "Certo - ha affermato - non è una cosa facile passare dalla politica, un'attività che ti impegna quasi 24 ore su 24, a un lavoro organizzato su turni di sei ore e mezza. Ma adesso posso staccare il cervello.

Con la politica è impossibile".

Il precedente: da onorevole a vigilessa

Mognato non è il primo ex onorevole che sia tornato a vivere una vita "normale". Gessica Rostellato, deputata eletta nel 2013 con il M5S, dopo la mancata rielezione è stata assunta come vigile urbano a Padova. Anche lei si è rapidamente lasciata alle spalle le aule di Montecitorio ed è felice del suo nuovo lavoro: "Per me sarà molto bello lavorare per far rispettare leggi che ho contribuito a scrivere e a far approvare".