I conti italiani non sono in pericolo. Secondo il Ministero dell’Economia il Def, dopo sofferte trattative e punti d’incontro tra i desiderata dei tecnici governativi e le due compagini politiche regnanti, ha ricompattato tutto l’Esecutivo. Moltissimi i fronti di intervento, si passa da una rivisitazione dei ticket sanitari allo stop dell’aumento IVA almeno per questo ed il prossimo anno, 3,6 miliardi di euro di tagli alle spese ed una semplificazione del Codice degli appalti, codice lavoro, ed un riordino delle borse di studio universitarie.
Parte il Reddito di Cittadinanza
Dodici saranno i decreti legge collegati, di cui uno specifico per il Reddito di Cittadinanza, che prevederà uno stanziamento di 9 miliardi per l’erogazione dei sussidi, più uno per potenziare i Centri per l’Impiego. Mantenuto l’impegno sulla Fornero, per cui con 7 miliardi di euro verrà introdotta la quota 100 con il paletto dei 62 anni d’età più i 38 di contributi effettivi. Dieci miliardi in due anni di privatizzazioni. Rivisti al rialzo gli oneri per interessi sul debito di quest’anno, frutto anche del maggiore deficit e quindi della maggiore mole di debito pubblico che verrà accumulato, per far partire questa pletora di misure.
Nota molto importante è l’abolizione del patto di stabilità interno, per cui i Comuni spesso, nonostante fossero virtuosi e con soldi in cassa, non potevano spendere le somme. Rispunta il quoziente famigliare, con la modulazione dei carichi fiscali in base ad eventuale moglie e figli. Le famiglie numerose vedranno maggiori detrazioni, anche nel solco della visione Politica della Lega per la c.d. “famiglia tradizionale.”
Fondo per i risparmiatori truffati
Un miliardo sul piatto sarà anche per tenere fede ad un impegno elettorale dei mesi scorsi, nei confronti dei risparmiatori truffati dalle Banche, di cui divenne potente bersaglio l’ex Ministro Boschi del Governo Renzi, coinvolta in un affaire su Banca Etruria.
La scommessa è tutta sul rialzo del Prodotto Interno Lordo, con stime positive per 1,5% - 1,6% - 1,4% nel triennio 2019-2021. Non dimentichiamo anche due miliardi di euro per l’avvio di una Flat Tax, che però ha uno start molto timido rispetto al poderoso progetto originario della Lega, che avrebbe visto 63 miliardi di euro a beneficio di tutti i contribuenti, con una aliquota secca al 15% più le deduzioni per rispettare i criteri Costituzionali di progressività. Sia il Reddito di Cittadinanza stellato che la Flat Tax leghista, hanno perso moltissimo del loro intento primordiale e sono rimaste a mo’ di simbologia degli impegni presi. Ora la scommessa – in attesa della presa di posizione di Bruxelles – è vedere se davvero tale manovra porterà uno shock al cavallo dell’economia.