La notizia che, a Verona, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione contro l'aborto fa rumore per diversi motivi. Il primo è che, nel 2018, sono passati quarant'anni dall'approvazione della Legge 194 che consente alle donne di interrompere la propria gravidanza e ogni tentativo di limitarne gli effetti suscita un certo clamore. Il secondo motivo invece è prettamente politico, considerato che la mozione è nata in seno alla Lega e genera una tensione tangibile con il Movimento Cinque Stelle. Curioso è il fatto che, nel Consiglio Comunale della città scaligera, sia arrivato un voto favorevole dalla capogruppo del Partito Democratico Carla Padovani, da cui il resto dei consiglieri dem hanno scelto di prendere le distanze.

Il progetto Culla Segreta

La Legge 194, per le donne, viene considerata un diritto.

La possibilità di interrompere la gravidanza in maniera legale ha posto fine ad una serie di pratiche clandestine con forti rischi per la salute delle donne. La Lega a Verona ha portato in Consiglio Comunale una mozione, approvata, in cui la città veneta viene definita "a favore della vita". Un'etichetta che, in concreto, si traduce in un sostegno ad associazioni di matrice cattolica impegnate in iniziative contro l'aborto. Avranno finanziamenti finalizzati alla stesura di progetti. In Veneto, tra l'altro, esiste il progetto Culla Segreta che consente alle donne di partorire mantenendo l'anonimato, con facoltà di non riconoscere il neonato alla nascita. Questi, una volta venuto alla luce, verrà assegnato a una nuova famiglia, scelta a discrezione del Tribunale dei Minorenni.

Non ha invece riscontrato parere favorevole la proposta di dare una sepoltura automatica ai feti abortiti.

A Verona il vice sindaco era il ministro Fontana

L'attuale Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, noto per le sue posizioni cattoliche estremamente tradizionaliste, non a caso è stato Vicesindaco di Verona. La sua posizione anti-abortista, così come le battaglie della Lega in merito, proseguivano da mesi e hanno raggiunto un primo obiettivo.

C'è da capire se questa, nel tempo, possa diventare una causa di frizioni tra Salvini e il Movimento Cinque Stelle, considerate le reazioni non proprio entusiaste di diversi pentastellati. Mattia Fantinati, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio del Movimento Cinque Stelle non ha avuto remore nel criticare la vicenda: "A Verona sembra di essere tornati al Medioevo".