Per una serie di ragioni non del tutto chiare, il Ministro dell'Interno Matteo Salvini nella giornata di ieri aveva rilasciato più di una dichiarazione in cui minaccia la crisi con l'alleato di governo. Di Maio però rassicura che sono soltanto normali dinamiche tra partiti diversi e invita il leader del Carroccio a un incontro al Consiglio dei Ministri. Incontro, però, a cui Salvini sembrava non voler partecipare.

Nelle ultime ore sembra però aver avuto un ripensamento, e anche il leader della Lega sta raffreddando i toni.

Salvini minaccia la crisi, poi ci ripensa

Nelle ultime ore, senza che vi sia stato un evidente punto di rottura, Salvini ha rilasciato più di una dichiarazione in cui affermava di non poter più escludere una crisi di governo. Da parte del leader leghista sembra che a suscitare soprattutto il malcontento sia stato il voto del M5S alla nuova Presidentessa della Commissione Ue Ursula von der Leyen, voto che sarebbe andato a braccetto con Pd e altre forze tipicamente europeiste. Sembra però che su questo tema vi fosse stato un accorto anche con la Lega, e che il Carroccio si sia tirato indietro all'ultimo secondo.

Di Maio, intanto, esclude la crisi di governo.

Ad Agorà estate, su RaiTre, afferma che si tratta soltanto di dinamiche normali tra diverse forze, e aggiunge che è auspicabile un incontro di chiarimento. Infatti si dovrebbe tenere anche il Consiglio dei Ministri e un tavolo sull'autonomia, tema molto caro alla Lega.

Eppure, anche su questi punti, sembrava che Salvini avesse chiuso la porta. Aveva dichiarato infatti che non sarebbe andato né al Consiglio dei Ministro né tantomeno al vertice sulle Autonomie, poiché il venerdì lo dedica ai suoi figli e non a Di Maio. Sorvolando sul fatto che la data dell'incontro non è stata certo decisa solo dal leader dei 5Stelle, quest'ultimo ha comunque cercato di rasserenare i toni, affermando che lui cerca di trovare "un'intesa e una mediazione per gli italiani".

Stamattina, poi, Salvini ha sembrato fare inversione e ha rilasciato dichiarazioni più serene e amichevoli.

Il Caso Russia

La presunta crisi di governo, secondo alcuni, potrebbe essersi avviata a causa dei presunti finanziamenti russi che sarebbero pervenuti alla Lega. Di Maio ha ribadito che al momento non ha sospetti su Salvini, altrimenti avrebbe già lasciato l'esecutivo, anche perché lo stesso Salvini ha annunciato di voler parlare prima del 24 luglio in Parlamento (data in cui poi sarà il Premier Conte a fare un intervento). Al contempo, però, i 5 Stelle sono determinati a creare una commissione di inchiesta su tutti i finanziamenti che ricevono i partiti.

Di Maio, comunque, per il momento ripete che non ha problemi con Salvini.

Alla domanda se lo abbia sentito, replica che ci ha parlato due giorni fa sul tema del Decreto Sicurezza, e in quel caso non c'era stato niente di strano. E conclude con una battuta: "Sento la mia ragazza ogni giorno, non Salvini".