Sale la tensione all'interno del Partito Democratico in occasione delle elezioni regionali in Emilia Romagna che si terranno il prossimo 26 gennaio: dopo la sconfitta cocente in Umbria, a tre mesi e mezzo dalle elezioni i sondaggi danno infatti in vantaggio il centrodestra. Graziano Del Rio avverte che si rischia di essere travolti, e il governatore della regione Bonaccini mette in guardia sulla plastic tax, che potrebbe rivelarsi un boomerang per l'elettorato di centrosinistra.
Paura per il voto in Emilia
Il Partito Democratico è preoccupato per il voto regionale che si terrà a fine gennaio in Emilia Romagna: la vittoria del centrodestra in Umbria rischia di avere un effetto domino importante in una regione storicamente amministrata dalla sinistra e dal centrosinistra. Graziano Del Rio teme la vittoria del centrodestra e avverte che si rischia "di essere travolti", visto che non si voterà per "il buon governo della Regione", ma a seguito di "un'ondata ideologica che non si ferma con la buona amministrazione".
E anche il presidente della regione Emilia Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra, mette in guardia sulle elezioni, concentrandosi sulla plastic tax che sta causando molte lamentele tra gli elettori e i produttori vicini al centrosinistra.
Il governatore avverte di ricevere lamentele dai suoi elettori per via della tassa sulla plastica: "Mi stanno bombardando e sono tutti nostri elettori. Non quelli degli altri", riporta Repubblica. Il rischio è che la sua regione, molto produttiva nel settore degli imballaggi, sia la più bersagliata dalla plastic tax che il governo vuole introdurre.
Alleanze elettorali
A questo clima non facile poi si aggiungono i dati dei sondaggi che vedono la coalizione di centrodestra in vantaggio di ben 6 punti percentuali. Non facile nel centrosinistra è anche il quadro delle alleanze. Il Partito Democratico infatti sembra aver messo da parte l'alleanza con il Movimento Cinque Stelle, dopo la sfortunata esperienza nella regione umbra, anche se sembra tener aperto ancora un piccolo spiraglio di apertura.
E poi resta il nodo di Italia Viva. Secondo il patto stretto tra Bonaccini e Renzi non sarà presentata una lista autonoma, ma i candidati renziani saranno inseriti all'interno della lista civica del governatore, in cui potrebbe inserirsi anche il movimento dell'ex sindaco grillino di Parma, Federico Pizzarotti. E sulla porta stanno anche i Verdi e le varie anime della sinistra che Vasco Errani e Pierluigi Bersani cercano di ricucire.
Nel frattempo, come riporta Repubblica, il centrodestra, ha prenotato i settemila posti del Paladozza di Bologna per il prossimo 14 novembre: il candidato alla regione è Lucia Borgonzoni che potrebbe assestare il colpo decisivo all'Emilia Rossa e anche a tutto il Partito Democratico.