Dario Franceschini non esclude un ritorno degli italiani in spiaggia. Il Ministro della Cultura, intervistato da La Stampa, valuta in modo positivo la riapertura delle librerie da parte del Governo informando che sta pensando a come poter riaprire in sicurezza anche i musei.
Il Ministro mette al corrente gli italiani che il Governo sta lavorando per far ripartire il settore culturale nel migliore dei modi.
E ricorda come il turismo e la cultura insieme costituiscano oltre il 15% del Prodotto Interno Lordo.
L'intervista al Ministro Franceschini
Il Ministro della Cultura valuta positivamente la riapertura delle librerie a partire da martedì prossimo. E non vede contraddizioni con la scelta del Governo di confermare la quarantena fino al prossimo 3 maggio. A suo avviso, infatti, non si tratta di un gesto simbolico perché un libro "per chi deve passare giornate in casa è un bene essenziale".
Franceschini sottolinea il grande ruolo che la cultura esercita nelle nostre vite: "Non è snobismo". E ricorda come per le librerie non sussista l'obbligo di riapertura ma solamente la possibilità.
'Deciderà il libraio'.
Franceschini su riapertura di musei, teatri, concerti
Il Ministro della Cultura sta studiando anche come attuare la riapertura nel mondo della cultura. Per quanto riguarda i musei il tema sarà discusso con la task force di Colao. Nel frattempo, le gallerie "si stanno organizzando con distanze, entrate dilazionate, file, sanificazioni".
Per quanto riguarda invece il cinema, il teatro e i concerti la questione è più delicata perché il problema riguarda anche quanti lavorano nel mondo dello spettacolo. "Luoghi affollati per natura hanno un oggettivo problema in più - afferma Franceschini - In alcuni casi non solo in platea ma anche sul palco. Non sarà facile ma ci riusciremo".
Sarà importante conciliare il tema della sicurezza con quello della riapertura anche per il settore del turismo. Allo studio ci sarebbe anche un'altra serie di norme per quanto riguarda gli alberghi e le strutture ricettive. Franceschini non esclude che il Governo possa adottare misure per compensare le mancate entrate della tassa di soggiorno.
Franceschini e il ritorno degli italiani in spiaggia
Per quanto riguarda invece l'estate Franceschini appare fiducioso. A suo avviso gli italiani potranno recarsi al mare, ma tutto ovviamente dipenderà da come saranno rispettate le norme nelle prossime settimane. Alla domanda del giornalista: 'Potremo andare in spiaggia?' il Ministro ha risposto cosi: 'Massì, dipende da come rispetteremo le misure di questi giorni.
Poi saranno gli scienziati a dirci le prescrizioni di sicurezza".
Ed è favorevole all'idea di fare vacanze patriottiche restando in Italia: fa sapere di essere al lavoro in vista di un incentivo che possa spingere gli italiani a spendere nel turismo interno. A suo avviso il 2020 potrà diventare un anno in cui gli italiani potranno conoscere l'Italia meno nota, quella dei borghi, dei cammini, delle piste ciclabili e dei treni storici.