Il voto sulla riforma del Mes ( Il meccanismo Salva Stati) potrebbe essere un passaggio cruciale per il governo presieduto da Giuseppe Conte. E, secondo Alessandro Sallusti, il presidente della Republica Sergio Mattarella si aspetta un'approvazione che però sarebbe tutt'altro che scontata, alla luce delle diverse anime che sembrano contraddistinguere la maggioranza parlamentare.
"Quando si muove il presidente della Repubblica - scrive il giornalista - vuol dire che si è ad un passo dal precipizio".
Editoriale di Sallusti sulla riforma del Mes
Sallusti parte da un presupposto: Mattarella non parla pubblicamente, ma i suoi pensieri sarebbero, a suo avviso, veicolati da "pochi fidati giornalisti". In particolare segnala come su Il Corriere della Sera sia stato riportato che "gli umori del Quirinale" sarebbero pessimi. "Mattarella - scrive Sallusti - fa sapere che se fra quattro giorni il Parlamento non approverà la riforma del Mes così come proposta dell'Europa, questa maggioranza e questo governo possono, o meglio, devono andare a casa".
Come evidenzia lo stesso Sallusti, ad oggi, all'orizzonte non c'è affatto la certezza che all'interno del Parlamento si trovi la strada per avere voti sufficienti all'approvazione della riforma del Mes. Le circostanze inducono il direttore de Il Giornale a scrivere che si starebbe delineando "un ultimatum a scettici e ribelli della maggioranza".
Il velato messaggio sarebbe a detta del giornalista: "Fate voi , decidete se volete continuare con questa maggioranza o finirla qui".
In particolare, sarebbe a rischio la credibilità dell'Italia di fronte all'Europa sulla riforma del Mes, Un'eventuale mancata approvazione corrisponderebbe forse al non mantenimento di una parola data. "Se il messaggio di Mattarella - puntualizza Sallusti - dovesse essere ignorato, l'epilogo è quindi certo: un nuovo esecutivo che ci porti presto alle urne".
Lo stesso giornalista ricorda come pochi giorni fa avesse messo in rilievo che l'attuale Parlamento avrebbe potuto sacrificare i principi pur di salvare il posto, dando prosecuzione alla legislatura.
" Ne restiamo convinti- chiosa Sallusti- ma la mossa di Mattarella fa capire che il rischio di un colpo di scena è più concreto di quanto si immaginasse".
Cosa è riforma del Mes? Da non confondere con il Mes sanitario
Il Mes (in inglese Esm) ha sostituito nel 2012 il Fondo Europeo di Stabilità e ha la funzione di dare una mano ai Paesi Ue con problemi finanziari. L'Italia è il terzo paese contributore con 14,33 miliardi di euro versati. In sostanza è stato creato per dare assistenza finanziaria, ma a precise condizioni. Quest'ultime sono variabili in base al modo in cui si arriva a sostenere il paese membro in difficoltà (prestiti, acquisto titoli di stato, linee di credito ecc...).
In particolare nel corso dell'Eurogruppo dello scorso 30 novembre è stata attribuita al Mes o Fondo Salva Stati una funzione di garanzia al fondo di risoluzione unica delle banche che entrerà in vigore dal 2022.
Cosa accadrebbe con la riforma? Che qualora gli stati non riuscissero a sostenere le risoluzioni bancarie con i propri fondi, potranno accedere ad una linea di credito da 70 miliardi.
Lo stesso Mes sanitario è una linea di credito da 36 miliardi messa a disposizione (ma non utilizzata o almeno non ancora) per l'emergenza Covid.
Nel complesso saranno delegati al Mes anche la facoltà di mediare tra Stati in difficoltà e investitori privati per la ristrutturazione di un debito pubblico.
Come è noto il Mes non piace neanche come salvagente ipotetico ad alcuni partiti, poiché viene visto, qualora venisse utilizzato, come una potenziale minaccia alla sovranità nazionale legata alle condizionalità. Oggi il governo rischia di non avere i voti per l'approvazione della riforma. E secondo alcuni, la mancata approvazione del Mes corrisponderebbe ad una fine del Conte 2.