Fino al 22 marzo a palazzo Braschi, in piazza Navona a Roma, sarà possibile ripercorrere oltre un secolo di storia del Cinema italiano e straniero attraverso le celebri creazioni dei grandi costumisti italiani. La mostra, intitolata I vestiti dei sogni, parte dagli abiti delle dive del cinema muto fino a giungere agli attori dei giorni nostri. È stata realizzata dalla Fondazione Cineteca di Bologna, prima nota come la Commissione Cinema, divenuta associazione dopo un percorso tortuoso solo nel 2012.
Da allora ha intrapreso vari importanti percorsi culturali sul cinema e ha curato maggiormente la cittadella dell'audiovisivo che era stata realizzata dalla stessa nel 2003.
Uno dei costumi più antichi presenti alla mostra è sicuramente quello di Lyda Borelli, protagonista di Rapsodia satanica, mentre uno dei più moderni è quello di Tony Servillo, emblema dell'eclettismo contemporaneo. Non lascia sicuramente indifferente l'abito indossato da Kirsten Dunst in Marie Antoinette, costume curato da Milena Canonero, e lo stesso fanno gli abiti indossati dai protagonisti de L'età dell'innocenza di Martin Scorsese creati da Gabriella Pescucci.
La mostra ospita più di 100 abiti originali, decine di bozzetti e vari strumenti utilizzati dagli stilisti per concepire gli abiti.
Sono stati organizzati dei veri e propri percorsi didattici per i bambini che visiteranno il museo grazie alla scuola. Infatti, verrà narrata e descritta, attraverso gli abiti dei divi, la storia del cinema italiano e straniero con peculiarità e critiche. Il cinema è uno dei temi meno trattati nelle scuole italiane, in cui al giorno d'oggi l'arte è stata accantonata in favore del sapere scientifico. Sarà, questa, un'opportunità di riscatto per tutti coloro i quali desiderano approfondire questa straordinaria tematica.
Sarà possibile visitare il museo dal 17 gennaio al 22 marzo 2015, dal martedì alla domenica: il prezzo del biglietto si aggira tra gli otto e i dieci euro, con una possibile riduzione per i cittadini romani e per gli scolari. Per qualsiasi altra informazione, è possibile visitare il sito ufficiale del museo di Roma.