Il 28 gennaio 2016 è uscito nelle sale cinematografiche italiane "Joy", la pellicola ispirata alle vicissitudini affrontate dall'imprenditrice italoamericana Joy Mangano. Il film ha ottenuto una nomination ai premi Oscar, che avverranno il 28 febbraio 2016 a Los Angeles, grazie alla magistrale interpretazione dell'attrice protagonista, Jennifer Lawrence, che è stata candidata come miglior attrice protagonista. La diva di Hunger Games, infatti, ha letteralmente surclassato le performance delle altre star nel cast, tra le quali Robert De Niro, Bradley Cooper, Isabella Rossellini eVirginia Madsen.

Joy e i pochi incassi nelle sale italiane

Nonostante fosse uno dei film maggiormente attesie in America abbia raccolto un grande successo, la pellicola non ha riscosso la stessa acclamazionein Italia, tanto che in solo una settimana gli incassi sono scesi a picco. Dal 29 gennaio 2016 al 31 gennaio 2016, i primi giorni dall'uscita, "Joy" aveva totalizzato ben1.078.029 €, mentre dal 5 febbraio 2016 al 7 febbraio 2016 soli710.006 €, piazzandosisoloal quarto posto dopo la coppia Carlo Verdone - Antonio Albanese, che con "L'abbiamo fatta grossa" ha debuttato ottenendo ben 3.340.972 €, Revenant (11 milioni totali), e Point Break (1.386.000 totali).

Perché il film non è piaciuto?

La storia trattata nella pellicola di David O.

Russell è realmente avvenuta, ma in molti hanno ritenuto quasi esasperata la vicenda, che probabilmente non è abbastanza convincente per essere trasposta in un'opera cinematografica. Le interpretazioni degli attori che fanno parte del cast sono abbastanza piatte e irrilevanti: l'unica vera protagonista è Jennifer Lawrence, che recita in quasi tutto il film da sola, senza trovarsi mai di fronte un vero e proprio avversario che possa equipararla in valore.

La storia di Joy Mangano è un crescendo: durante il corso del film si assiste alla mutazione dei presupposti e del carattere del personaggio, che talvolta risultano abbastanza prevedibili e si concludono con un finale scontato, che manda semplicemente alla ribalta l'imprenditrice italo americana, che riesce a superare ogni peripezia soltanto servendosi delle sue forze.

La sceneggiatura non è mai coinvolgente, la fotografia sembra il punto di forza della pellicola all'inizio, ma poi si perde nel corso dei minuti. Molti lo hanno definito un film noioso, altri semplicemente un documentario di una vicenda realmente accaduta, forse troppo banale semplicemente perché rispecchia la vita dei comuni mortali. Fatto sta che probabilmente i cinefili si aspettano di sognare andando al Cinema, e non di vedere ciò che possono apprezzare semplicemente stando a casa.