E’ nato pochi giorni fa il soggetto politico nuovo che, nelle aspettative dei due segretari politici romani, vorrebbe essere la risposta ad un periodo di incertezze ed ambiguità che dura da almeno qualche anno - secondo alcuni da una decina - sicuramente da quando è stata chiusa Alleanza Nazionale.

Non sono passati neanche 3 anni dal 13 luglio 2013, quando tutte le componenti della ex Alleanza Nazionale si ritrovarono in una Orvieto affollatissima proprio per una costituente che non ha mai avuto vita: c’erano Storace e Nello Musumeci, Adriana Poli Bortone, Roberto Menia, Domenico Viespoli, La Russa e Alemanno, Domenico Nania, Mario Vattani e Gennaro Malgieri, Luca Romagnoli, l’ex presidente della Provincia Moffa, addirittura Magdi Cristiano Allam e tanti altri anche giovani come Alessandro Nardone, Sergio Marchi o praticamente tutti gli ex AN transitati nel PdL berlusconiano, tranne qualche rara eccezione… 

Fratelli d'Italia si oppose alla rinascita di Alleanza Nazionale già nel 2013

Questa volta invece le compagini sono quelle di Alemanno e Storace, ma almeno sembra che il partito si farà a differenza dell’altra volta - stesso luogo -  quando Fratelli d’Italia ce la mise tutta, addirittura andando in fondazione a prendersi il diritto di utilizzare il logo di Alleanza Nazionale - dove votarono tra l’altro anche politici al tempo appartenenti al gruppo parlamentare di Forza Italia - per poter scegliere successivamente, se integrarlo nel simbolo oppure no.

Ottenuto dalla frangia fratellista, nacque l’attuale logo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale (di cui qualcuno ricorderà il sondaggio proposto ai militanti in cui si chiedeva di sceglierne la grafica); ne nacquero situazioni spesso ai limiti della surrealtà politica in diverse sedi: la fondazione AN, i partiti, i giornali, le convention. Il Movimento per Alleanza Nazionale stava per prendere corpo ma non se ne fece nulla.

La scommessa

La scommessa sembra quella di ottenere un discreto risultato alle elezioni comunali di Roma dove è ancora tutto da vedere. Storace si fece promotore c.a una settimana fa di un tavolo per riunire tutte le compagini opposte alla sinistra e ai grillini: troppo diverse e poco alfabetizzate politicamente le compagini in campo – a cui non basta l’anticomunismo o l’antirenzismo come collante -  per una convergenza a prova di urne.