Il tumore al polmone è una piaga che colpisce ben 34mila persone ogni anno, con un numero crescente tra le donne, specie ultracinquantenni; causa soprattutto il fatto che il vizio del fumo si sia molto diffuso tra loro, al punto che questa patologia ha superato statisticamente pure il tumore alla prostata negli uomini. Non a caso, il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, del Nuovo centrodestra, ha qualche giorno fa annunciato una serie di misure drastiche per mitigare questa piaga, con una serie di divieti e l'ulteriore innalzamento del prezzo dei pacchetti.

Comunque, una speranza viene da Napoli, città sovente vituperata e agli onori delle cronache per notizie tutt'altro che belle. Qui infatti un team di ricercatori ha messo a punto un Kit per una diagnosi precoce.

L'importanza del kit

Come funziona questo Kit? In pratica con esso è possibile effettuare un esame del sangue atto a individuare una possibile le variazione dei valori di una proteina, la H-Prune. Questa variazione è la spia, di fatto, che il paziente ha contratto la neoplasia al polmone. A spiegarlo entusiasta Massimo Zollo, direttore del team di ricercatori di Napoli che ha elaborato questo Kit.

Secondo il ricercatore, "È la prima volta che questo meccanismo di azione viene identificato come generato dalla proteina h-Prune". Ed è quindi fondamentale che si trovi il modo per individuare questo marcatore nel sangue negli individui che sono tanto al primo stadio precoce della malattia, quanto al secondo. Così sarà possibile effettuare appunto una diagnosi precoce del temuto cancro polmonare.

Una nuova speranza per la battaglia contro il cancro

Un'importante scoperta dunque, che speriamo mitigherà questa piaga che affligge, come detto nell'incipit, decine di migliaia di persone l'anno. La sfida al cancro da parte della Medicina è aperta da anni, e se è vero che i casi sono di gran lunga aumentati, è anche vero che sono aumentati anche i casi di guarigione. E una nuova arma proviene ora dal capoluogo campano.