La proposta di portare il prezzo delle sigarette fino a 18 euro al pacchetto arriva da Giacomo Mangiaracina, presidente dell'Agenzia Nazionale per la Prevenzione. In una lettera al Ministro della Salute Lorenzin e ai colleghi oncologi dell’AIOM, viene presa da Mangiaracina una posizione netta contro i danni provocati dal fumo e contro le scelte poco coerenti del governo sulla vendita delle sigarette.
Medico specialista in Salute pubblica e docente alla facoltà di Medicina e Psicologia alla Sapienza di Roma, Mangiaracina ha dedicato gran parte del suo lavoro alla lotta al tabagismo, collaborando, nella sua attività di esperto del settore, con i ministri della Salute Umberto Veronesi ,Girolamo Sirchia e Elio Guzzanti.
Un appello al Ministero della salute affinché vengano adottate giuste misure di prevenzione
Nella lettera, Mangiaracina si rivolge al Ministro della salute Lorenzin, alla quale sottolinea la notevole importanza, da parte del governo di tener presente misure di fondamentale importanza per combattere e controllare l’uso del tabacco sulla popolazione.
Secondo il medico la soluzione più idonea sarebbe quella di aumentare il più possibile il prezzo delle sigarette, poiché l'incremento, di tanto in tanto e di pochi centesimi, non sarebbe risultato un valido deterrente per combattere un problema così grave e dannoso per la salute pubblica. Nella lettera, Mangiaracina continua sostenendo che il Governo italiano non sarebbe disposto a cambiare strategie nella lotta al fumo, per evitare la destabilizzazione economica data dal l’eventuale mancato introito dei 13 miliardi di euro l’anno proveniente dal mercato dei fumatori.
La soluzione proposta dal modello neozelandese: 18 euro a pacchetto
La Nuova Zelanda, in questi giorni, ha applicando il programma mondiale Tobacco Endgame, che prevede il rincaro delle sigarette a 18 euro al pacchetto.
Una proposta choc, per scoraggiare drasticamente i fumatori. In Italia, invece, tra le proposte più recenti, troviamo la possibile tassazione del fumo "per combattere il cancro", che presto potrebbe diventare reale, quella di introdurre in pratica la tassa di un centesimo su ogni sigaretta venduta, ampiamente criticata dallo stesso Mangiaracina.