Un nuovo studio pubblicato sulla rivista BCM Medicine e condotto dall’University College di Londra e dalla Icahn School of Medicine di New York, ha rilevato che le donne adulte di età compresa tra i 40 e i 50 anni possono soffrire di gravi disturbi alimentari come anoressia e bulimia a seguito di un lutto, di un grave shock o di un divorzio, se già predisposte geneticamente o biologicamente a questo tipo di malattie.
Durante la ricerca sono state intervistate 5.300 donne tra i 40 e i 50 anni rilevando che, 1 donna su 6 (circa il 15%), ha dichiarato di aver sofferto, in passato, di bulimia o anoressia. Il 3,6% di loro ne ha sofferto nell’ultimo anno. Per alcune donne, quindi, questi gravi disordini alimentari possono essere latenti per poi esplodere nel momento in cui vivono un evento che provoca grave stress.
Una delle autrici dello studio, Nadia Micali, ha affermato che i disturbi alimentari possono essere provocati da eventi stressanti come un divorzio. Spesso infatti, senza sapere che altre donne sono nella stessa condizione, soffrono in silenzio.
‘Molte delle donne che hanno preso parte a questo studio ci hanno raccontato che questa era la prima volta che parlavano della difficoltà che avevano a mangiare’ ha dichiarato Micali.
Le difficoltà di cura dei disturbi alimentari aumentano
Nelle donne adulte diventa più difficoltoso curare disturbi alimentari come anoressia e bulimia in quanto, nonostante le terapie siano le stesse date alle adolescenti, una donna adulta fa fatica ad accettare la diagnosi ed ha meno energia rispetto ai giovani. Per ovviare al problema, nel momento in cui si subisce un licenziamento, un divorzio, un lutto o qualsiasi cosa possa provocare un grave stress è bene porre particolare attenzione ai campanelli d’allarme lanciati e stare vicino alla persona che li subisce.
I disturbi alimentari: cosa sono e come si manifestano
I disturbi del comportamento alimentare sono l'espressione di un malessere che va ben oltre il semplice desiderio di perdere peso o la difficoltà a costruire il proprio rapporto con il cibo. Sono spesso un sintomo di sofferenza reale che non può essere espresso altrimenti. Nella maggior parte dei casi, il disturbo si verifica a seguito di un evento traumatico e le persone che ne soffrono hanno caratteristiche psicologiche piuttosto simili: soffrono di mancanza di fiducia e di autostima, eccesso di perfezionismo o il bisogno di padroneggiare tutto. Anoressia, bulimia e tutti i disturbi del comportamento alimentare bloccano le loro vittime in una sofferenza solitaria, da cui è molto uscire senza l'aiuto di specialisti. Essi richiedono un approccio nutrizionale, comportamentale e psicologico.