La "spazzatura" del DNA può rigenerare i neuroni. Alcune sequenze genetiche non utilizzate e perciò scartate, dette "genoma spazzatura", sono state utilizzate insieme alle cellule staminali per ricostituire le cellule nervose.E' una scoperta fondamentale per la cura di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson, nonchè per il trattamento dell' ictus. I ricercatori che hanno usato questo tipo di genoma sono italiani, appartengono all'Istituto Italiano di Tecnologia ed hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Stem Cell Reports.
Il gruppo, guidato da Davide De Pietri Tonelli, spiega che il cervello comprende alcune aree, dette nicchie neurogeniche, in cui ii neuroni vengono di continuo generati dalle cellule staminali, che sono cellule totipotenti indifferenziate, capaci cioè di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula. Se i nuovi neuroni vengono danneggiati durante la loro formazione si perdono importanti facoltà cognitive, si rischia la depressione e si tende in maggior misura a sviluppare malattie neurodegenerative come Alzheimer o Parkinson. Le cellule staminali vengono dunque indirizzate a trasformarsi in neuroni da alcuni meccanismi molto difficili da interpretare.
L'equipe dell’Iit con il prof.Tonelli, ha finalmente decifrato il codice genetico che permette alle cellule staminali di trasformarsi correttamente grazie al genoma spazzatura, identificando 11 molecole alla base del processo di indirizzamento. Nel nostro codice genetico il 98% del genoma è dato da sequenze fino a poco tempo fa erano considerate di scarto mentre si è scoperto che il 70% di questi tratti che sembrano non sense sono invece fondamentali per la regolazione dei processi biologici. La "spazzatura"' può essere utilizzata ora in diversi campi terapeutici, perchè potrebbero essere sosituiti i neuroni danneggiati da malattie o traumi, impiantando cellule nervose nuove ottenute dalle staminali.
DNA non codificante
Si definisce DNA non codificante la sequenza di DNA in un genoma che non interviene nella trascrizione in RNA e neanche viene rimossa, come nel caso degli Introni, prima dell'operazione che è il primo passo della sistesi proteica. Queste sequenze sono state a lungo conisderate prive di funzione e sono per questo state chiamate junk DNA, ovvero DNA spazzatura.Circa il 98-98,5% del genoma umano è di natura non codificante e fino ad oggi sembravano non avere alcun tipo di utilità. I ricercatori però hanno ipotizzato che la preponderanza di questo tipo di genoma avesse un significato, seppur diverso dalla semplice trascrizione e traduzione.