Lo smog è sicuramente il tema più caldo di questi ultimi giorni dato che i dati hanno superato i limiti che erano indicati ritenuti accettabili. Una delle cause di questa situazione è la mancanza di precipitazione in queste ultime settimane con Torino e Milano che hanno vissuto le situazioni più complesse. Per il capoluogo piemontese si è persino giunti al blocco delle automobili diesel euro 4 mentre il sindaco della città lombarda ha presenziato oggi ad un incontro con altre undici città metropolitane con obiettivo emissioni zero nel 2030.

Come difendersi dallo smog?

Il Corriere della Sera, in funzione dell'allarme risuonato in queste ultime ore, ha realizzato un'interessante intervista ad un esperto medico dell'ospedale San Giuseppe di Milano. E' sicuramente sconsigliato effettuare attività sportiva all'aperto quando il livello di smog è molto alto e bisogna cercare di ridurre l'esposizione all'aria aperta nelle ore in cui lo smog raggiunge la massima concentrazione. Una soluzione adottata da molti italiani è quella di passare il week-end fuori dalle città metropolitane potendo così respirare aria buona e allontanarsi dall'azione tossica dello smog.

Nell'analisi realizzata dall'esperto per conto del noto quotidiano italiano si parla di Inquinamento indoor. Con tale termine si indica l'inquinamento che può scaturire da alcuni inquinanti all'interno delle mura di casa o dell'ufficio dovuto alla scarsa ventilazione dell'area in oggetto. In aggiunta, secondo l'esperto un beneficio di ridotte quantità sarebbe quello relativo alle mascherine in quanto quelle più efficaci presenterebbero problemi di comodità e non permetterebbero l'attività fisica per tempo prolungato.

L'esperto consiglia inoltre di svolgere attività fisica, ma di tenersi lontani da zone trafficate in tal caso. Viene per esempio citato il caso di una ricerca che ha confrontato delle persone asmatiche che passeggiavano su Oxford Street e altre su Hyde Park.

La prima località è molto trafficata di macchine ed ha causato di fatto un transitorio calo dell'attività di respirazione, mentre la seconda non ha presentato notevoli criticità. Bisogna perciò affidarsi al meteo per sperare in un miglioramento della concentrazione di smog: pioggia e vento possono infatti allontanare gli inquinanti e far ritornare i livelli di smog ad un ordine relativamente sopportabile.