Negli anni 80,' a seguito dei casi che si verificavano sempre più numerosi negli Stati Uniti, si cominciò a parlare del virus dell'Hiv che provoca la sindrome della immunodeficienza acquisita, ovvero l'Aids, si adombrò il sospetto che un agente patogeno così virulento si fosse diffuso a causa di un incidente di laboratorio. In realtà si trattava di un virus che veniva da molto più lontano, dalle foreste dell'Africa dove infettava gli scimpanzé.

E sempre a proposito di virus potenzialmente letali, l'Organizzazione mondiale della Sanità in questi giorni ha pubblicato l'elenco delle malattie potenzialmente pericolose. Tra queste compare anche una misteriosa Disease X, ovvero malattia X. Ma andiamo a considerare più nello specifico di cosa si tratta.

Nuovo virus

Nello specifico l'Orghanizzazione mondiale della Sanità come fa annualmente ha pubblicato la Blueprint list of priority disease, che non è altro che un elenco che indica le patologie su cui la ricerca dovrebbe porre attenzione per evitare una potenziale emergenza per la salute della collettività.

L'elenco ha anche lo scopo di individuare quelle patologie che hanno un potenziale epidemico rispetto a cui ancora non vi sono misure efficaci. Ma cosa si sa nello specifico di questa malattia allo stato dell'arte?

Cos'è il misterioso agente patogeno

Per l'Oms questo virus che, al momento, è stato definito in maniera piuttosto generica con la sigla Disease X è stato in ogni caso inserito nella classifica degli agenti patogeni ritenuti più temibili e pericolosi, in quanto potrebbero essere causa di una epidemia globale. Difatti questo nuovo virus figura accanto ad altre malattie quali l'Ebola, la malattia di Marburg, la Mers, la Sars, Zika ed altri ancora. In particolare, secondo Marion Koopmans, che è consigliere dell'organizzazione Mondiale della Sanità, l'intensità del contatto tra uomo e animale che si ritrovano sempre più spesso a condividere spazi comuni sta rendendo più facile l'emergere di nuove malattie.

Inoltre ha aggiunto che anche i viaggi e il commercio moderni facilitano la diffusione dei virus. E' la terza volta che l'Agenzia dell'Onu per la salute convoca un comitato di esperti al fine di valutare il potenziale epidemico di questo agente infettivo. Va anche sottolineato che le tecniche mediche moderne, ad esempio l'editing genetico, sommate alla possibilità di utilizzare computer estremamente potenti, rendono molto più fattibile lo sviluppo di armi batteriologiche rispetto a quelle che sono state sperimentate da Usa e Urss ai tempi della Guerra Fredda.