Il progetto "Equity Audit nei Piani Regionali di prevenzione in Italia" è iniziato nel 2014 con la supervisione del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie del Ministero della Salute. Il lavoro di ricerca in vari ambiti della sanità ha coinvolto più Regioni, ciascuna con una propria area di approfondimento tematico. Il 12 aprile 2018 è la data che segna la conclusione di una parte cospicua ed importante delle progettualità messe in campo con l'organizzazione di un convegno a Palazzo Lombardia di Milano, evento ufficiale per l'esposizione dei dati raccolti in tre anni di attività.

Si è trattato di una sperimentazione rilevante fondata sui criteri di "Health Equity Audit" (Hea) che adottano metodi e strumenti per assegnare agli interventi della prevenzione l'obiettivo prioritario della riduzione delle disuguaglianze di salute. L'equità nei parametri di "health audit" diviene un modello di organizzazione del servizio socio-sanitario. Il seminario del 12 aprile servirà anche a riflettere sulle criticità emerse. Gli indicatori di salute sono molteplici ed includono fumo, inattività fisica, mancanza di vaccinazione antinfluenzale nella popolazione over 65, mancanza di allattamento al seno, ipertensione, diabete, stato di salute fisica, psicologica e mentale, mancanza di sicurezza delle case.

Le aree d'intervento delle Regioni aderenti

Il programma è stato finanziato dal Ministero della Salute con il coordinamento della Regione Piemonte il cui "setting" sanitario ha riguardato le scuole e la sottoposizione ad Hea delle policy scolastiche e di specifici fattori di rischio in ambienti e strutture. La Regione Veneto si è concentrata sul programma "Genitoripiù" incidendo principalmente su allattamento al seno, alimentazione e corretti stili di vita in gravidanza e prima infanzia. La Regione Lombardia si è occupata della salute negli ambienti di lavoro attraverso la rete Wph Lombardia. L'Emilia Romagna si è impegnata in setting di comunità rivolti alla promozione dell'attività fisica in pazienti affetti da disturbi psichiatrici ed in giovani donne adulte favorendo il contrasto alla sedentarietà e all'obesità infantile.La Toscana ha prescelto quale area d'indagine socio-sanitaria la tutela della salute cardiovascolare attraverso il controllo del fumo e l'indicazione di corrette abitudini alimentari.

Infine la Puglia ha affrontato il tema del rapporto salute-ambiente incrementando la sorveglianza ambientale e cardio-respiratoria in aree dove è ritenuta maggiore l'incidenza del rischio sanitario.Il convegno scientifico su Health Equity intende porre a confronto esperienze e metodi per fornire elementi conoscitivi e supporti per il rinnovo e riorientamento del Piano Nazionale della Prevenzione.