Con la stessa classe che con cui ha firmato la sua carriera, Ivan Basso ha annunciato oggi, durante la presentazione del percorso del Giro d’Italia 2016, il suo addio al Ciclismo. O almeno la fine della carriera agonistica, del pedalare con un numero attaccato alla schiena. Perché il ciclismo sarà sempre il mondo di Ivan Basso, come ha spiegato il campione, desideroso di restare ancora nell’ambiente con un nuovo ruolo.
Non è una brutta giornata
Basso ha affrontato i duri momenti degli ultimi mesi sempre con grande energia e positività.
Lo scorso luglio, durante il Tour de France, ha scoperto di avere un tumore ai testicoli. Basso ha reagito con decisione, da vero campione della vita, guardando in faccia il male da affrontare fin dall’annuncio in una toccante conferenza stampa. E’ stato operato subito, ha superato il male completamente e non avrà bisogno di ulteriori cure. Ma ha capito di dover dire basta con il ciclismo agonistico: “Dovevo dare una svolta, non volevo finire la carriera senza energie, ma rimarrò nel ciclismo. Stiamo studiando quale ruolo potrà essere adatto alla mie conoscenze” ha spiegato Basso, che ha aggiunto una frase fortemente simbolica: “non è un giorno triste, il mio rapporto col ciclismo proseguirà”.
Basso, due volte in rosa
La carriera di Ivan Basso è stata ricca e lunga.
Ha raggiunto grande popolarità anche fuori dalla cerchia degli appassionati del ciclismo, ma ha anche vissuto momenti difficili. L’arrivo tra i professionisti era stato sulla scia di un titolo mondiale vinto tra gli under 23. Poi qualche stagione di apprendistato e la crescita inesorabile che l’ha portato ai vertici dei grandi giri. Il suo grande amore è stato il Tour de France, un sogno accarezzato e mai coronato. I duelli con Lance Armstrong lo hanno portato a grandi vette di notorietà. Al Tour ha concluso due volte sul podio, un secondo e un terzo posto, ma non è riuscito a completare la scalata alla maglia gialla, bloccato dall’Operacion Puerto, lo scandalo doping nel quale è rimasto coinvolto subito dopo aver vinto il Giro d’Italia 2006.
Al ritorno dalla squalifica è riuscito a tornare vincente: ha bissato il successo al Giro nel 2010, staccando tutti in una memorabile tappa sullo Zoncolan. Poi un lento e inevitabile calo, fino alla decisione di dedicarsi al nuovo ruolo di gregario di lusso per Contador e l’annuncio shock del tumore. Le due vittorie al Giro d’Italia restano le più importanti della sua carriera, come ha ricordato Basso dal palco della presentazione della corsa rosa: “Il Giro d'Italia è stato l'apice della mia carriera e poter salutare tutti dal palco della presentazione è un vero onore”.
Il Giro l’ha omaggiato con una lastra raffigurante la prima pagina della Gazzetta del giorno della sua vittoria al Giro 2010, e con un bellissimo video carico di emozioni.