Abbiamo tutti ancora negli occhi le immagini della prova in linea di ciclismo su strada che ha assegnato la medaglia d'oro olimpica a Rio 2016: un Vincenzo Nibali scatenato in salita per fare il vuoto, e poi smarrito e amareggiato nella discesa di Vista Chinesa dopo essere rimasto vittima di una caduta.

Le immagini televisive spiegavano poco di quanto accaduto, ma ci ha pensato lo "Squalo" a chiarire la dinamica dei fatti nel corso dell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport e pubblicata oggi, martedì 9 agosto, con il resoconto dell'intervento chirurgico cui Nibali ha dovuto sottoporsi per ricomporre la frattura della clavicola rimediata nell'incidente.

Nibali: "mi è scivolata l'anteriore"

"Sono entrato in curva deciso perché la conoscevo bene - ha raccontato il capitano della nazionale olimpica - ma mi è slittata leggermente l'anteriore costringendomi a derapare un po'. A quel punto ho raddrizzato la bici, ma ho fatto un lungo finendo nel canaletto di scolo e lì il mio pedale destro ha colpito il marciapiede, sbalzandomi giù dalla sella"

Dunque un errore, di quello che è accreditato come uno dei discesisti più forti del momento; ma quando si pedala a 70 all'ora su tubolari poco più larghi di un paio di centimetri (e asfalti non sempre perfetti) l'imprevisto è dietro l'angolo: fa male pensare che significhi oro di Rio 2016 sfumato, proprio quando sembrava a un passo, e soprattutto frattura della clavicola, anche se c'è chi nella stessa discesa ha rischiato ben più grosso...

Rio 2016: l'oro nel ciclismo era a un passo

Nibali ha spiegato anche perché in quel tratto ha cercato di forzare: le riprese dalla moto non lo chiarivano (e la regia brasiliana ha messo in luce qualche pecca nel seguire le fasi calde della corsa), ma il siciliano era riuscito a staccare il polacco Majka e stava mettendo in seria difficoltà anche Henao, che poi è caduto insieme a lui per cercare di evitarlo.

"Volevo arrivare al traguardo da solo, non in volata: per questo stavo allungando", ha raccontato. La sensazione è che in una giornata di grazia come quella, al cospetto di rivali non altrettanto in palla, il film che Vincenzo stava vedendo nella sua testa avrebbe potuto esser girato. Peccato che il destino avesse in mente altri piani.