La difficile stagione di Mikel Landa al Team Sky? Secondo Alexandre Vinokourov, ex team manager dello spagnolo alla Astana, è tutta colpa dei metodi di lavoro dello squadrone britannico, fortemente criticati dal kazako. Mikel Landa era stato uno dei grandi botti dello scorso ciclomercato, quando era passato dalla Astana alla Sky. Lo scalatore basco aveva però iniziato la stagione in ritardo e al Giro d’Italia, il suo grande obiettivo, si era dovuto ritirare per un malanno.
Vinokourov: “Noi non cerchiamo robot”
Già prima dell’inizio della corsa stagione agonistica si erano diffuse delle voci su una presunta difficoltà di Mikel Landa nell’adattamento ai nuovi metodi di lavoro del Team Sky. Lo squadrone britannico ha un approccio molto scientifico e rigoroso nella preparazione dei corridori, che non lascia nulla alle sensazioni del singolo atleta. La stagione poi non è andata al meglio, con diversi problemi fisici che hanno frenato lo scalatore basco, che è stato comunque di grande aiuto a Chris Froome durante il vittorioso Tour de France.
Sulla questione Landa – Sky è intervenuto a gamba tesa il team manager della Astana, Alexandre Vinokourov, con cui Landa aveva raggiunto il podio e due vittorie di tappa al Giro d'Italia 2015.
Per l'ex corridore kazako le difficoltà del corridore sono da attribuire all’approccio troppo freddo e rigido tenuto dal Team Sky: “La nostra squadra non funziona solo con i watt e non è interessata a robot” ha dichiarato con il suo stile molto diretto il gran capo della Astana “La nostra squadra è costruita attorno all’uomo e all’atleta. Noi lavoriamo sulle caratteristiche fisiche e sulle sensazioni dei corridori, non solo sui watt. Noi siamo interessati agli uomini e non ai robot. Io sono rimasto deluso dai risultati di Landa di quest’anno, ha pagato il prezzo di cambiare totalmente l’approccio al Ciclismo”.
Mikel Landa riproverà nel 2017: la Sky lo porterà al Giro d’Italia come leader, passando prima dalla Tirreno Adriatico, dalla Volta Catalunya e dal Giro del Trentino.