Per Gianni Moscon si prospetta un finale di stagione da spettatore. Il corridore trentino non sarà più schierato dal Team Sky dopo la squalifica rimediata al Tour de France finchè la Commissione disciplinare dell’Uci non avrà emesso un verdetto sul suo conto. Moscon stava disputando un ottimo Tour de France al fianco di Froome e Thomas, ma ha chiuso la sua corsa con un’espulsione al termine della quindicesima tappa.

Il giovane corridore della Sky aveva assestato un colpo al collega Elie Gesbert nelle fasi iniziali di quella tappa e per questo i commissari di gara erano intervenuti per squalificarlo.

La Sky aspetta le decisioni dell’Uci

Il Team Sky si era mostrato fin da subito molto duro nei confronti di Gianni Moscon, sia per questo episodio che per i precedenti in cui era già incappato il giovane corridore. Il trentino era infatti già stato sospeso lo scorso anno per un insulto razzista rivolto a Reza e poi era stato al centro di un’indagine della Disciplinare dell’Uci quando era stato accusato da Reichenbach di averlo fatto cadere di proposito.

Quell’inchiesta si era conclusa con l’assoluzione di Moscon, vista l’impossibilità di ricostruire con certezza assoluta le dinamiche di quell’incidente, ma aveva gettato qualche dubbio sul corridore, così come la squalifica per traino rimediata al Mondiale.

Al Tour de France è arrivato un altro comportamento censurabile di Moscon, un colpo assestato con un braccio al francese Elie Gesbert. Il corridore della Sky è stato espulso e la Commissione Disciplinare dell’Uci dovrà occuparsi del caso per decidere se comminare un’ulteriore squalifica. In attesa della sentenza Moscon sarebbe libero di correre, ma il Team Sky ha deciso di non schierarlo in nessuna corsa finchè la Disciplinare non avrà preso la sua decisione.

La squadra non ha ufficializzato con un comunicato questa scelta, che è stata invece resa nota da Cyclingnews.

Moscon, forse stagione finita

I tempi dell’inchiesta e la possibile squalifica portano ad ipotizzare che la stagione di Moscon possa essere di fatto già pressoché conclusa. Negli ultimi casi simili la Commissione Disciplinare ha impiegato circa un mese per emettere una sentenza ed in questo lasso di tempo il corridore resterà certamente fermo vista la decisione della Sky di non farlo correre.

I precedenti di Lars Boom e Andry Grivko, fermati rispettivamente per un mese e per 45 giorni per aver colpito degli avversari, fanno immaginare una possibile squalifica di questa entità anche per Moscon.

Si arriverebbe dunque ad ottobre, con la stagione ormai in chiusura.

C’è molta incertezza anche su quello che potrà essere il futuro più a lungo termine del corridore trentino. Dopo la squalifica per il caso Reza la Sky aveva comunicato che altri comportamenti simili avrebbero portato alla risoluzione del contratto.