Anche il Tour de France che si è concluso domenica scorsa ha riproposto il tema che si ripete da anni nel mondo del Ciclismo. Il netto dominio del Team Sky ha portato ad una corsa molto più bloccata e meno sorprendente rispetto a quanto visto al Giro d’Italia, dove la situazione di classifica si è mossa quasi ogni giorno tra attacchi, fughe e crisi. Questa situazione non è piaciuta al presidente dell’Uci, il francese David Lappartient. In una lunga intervista concessa al giornale elvetico Le Temps, Lappartient ha annunciato di pensare ad una serie di modifiche per rendere più spettacolare il ciclismo, e soprattutto il Tour de France.
Lappartient: ‘Il pubblico vuole lo spettacolo’
Fin dal suo insediamento nel ruolo di presidente dell’Uci, David Lappartient ha annunciato di voler rendere più spettacolare ed attraente il ciclismo professionistico, e soprattutto le corse a tappe, bloccate dallo strapotere della Sky. Il dirigente francese ne ha parlato a Le Temps, sottolineando come il suo progetto segua i desideri degli appassionati e come sia profondamente radicata la diffidenza verso la Sky. “Ci sono state le inchieste parlamenti britanniche, le dichiarazioni dell’ex allenatore Shane Sutton su come portare un corridore al 100%, tutto questo lascia delle tracce. Poi il caso Froome, infine il modo in cui la squadra corre. Vincono, ma il pubblico la pensa diversamente, vuole lo spettacolo.
Il Team Sky è come una squadra di calcio che gioca in modo molto pragmatico, ma senza far vibrare gli appassionati” ha dichiarato Lappartient a proposito della scarsa simpatia che la squadra raccoglie nel pubblico del ciclismo.
Il presidente dell’Uci si è mostrato molto deciso nel cambiare questa situazione: “Spetta all’Uci assicurarsi che le sue gare siano attraenti” ha dichiarato ancora Lappartient prima di entrare nello specifico delle nuove regole che vuole introdurre.
“Squadre di sei corridori’
La riduzione del numero di corridori che ogni squadra può schierare è uno degli elementi centrali. Già quest’anno c’è stata una prima riduzione da nove ad otto. “Credo che dovremmo andare oltre con una riduzione a sei corridori per squadra affinchè la misura sia davvero efficace. Con sette una squadra come la Sky ha ancora corso.
Con sei sarebbero solo cinque gregari per il leader, si stancano un po’ di più. Allo stesso tempo potrebbe essere necessario invitare più squadre a partecipare un gruppo di dimensioni rispettabili” ha annunciato Lappartient, che non esclude altri temi su cui intervenire.
“Dobbiamo eliminare le radioline e i misuratori di potenza? Dobbiamo ripensare il format delle tappe? Dobbiamo analizzare tutto” ha spiegato il presidente, che si è detto molto convinto sull’introduzione di un tetto al budget di ciascuna squadra per riequilibrare le forze in campo.
“Sono contrario ad un salary cap individuale, se una squadra vuole pagare un corridore otto milioni all’anno non ci sono problemi. Ma penso che dovremmo regolare un tetto complessivo degli ingaggi di una squadra.
La Sky ha Thomas, Froome e Bernal, tre corridori che potrebbero fare primo, secondo e terzo al Tour de France. Tuttavia l’interesse del ciclismo è che i corridori migliori siano in squadre diverse” ha spiegato ancora Lappartient.