Si è conclusa ieri l'ultima tappa del Tour di Wallonia, una corsa di classe 2 HC del calendario UCI Europe Tour che si corre nell'omonima regione del sud del Belgio.
Si tratta di una corsa a tappe secondaria, che, però, quest'anno ha suscitato grande attenzione da parte dell'ambiente Ciclismo italiano. Infatti Fabio Aru, con la UAE Emirates, la sua squadra di appartenenza, ha scelto questo Tour per mettersi nuovamente alla prova, in seguito al ritiro forzato nel corso dell'ultima settimana del Giro d'Italia.
Il ritiro dal Giro
Il sardo, in seguito all'abbandono della corsa, era sparito anche dai social, dove si era sempre dimostrato molto attivo.
Tale scelta riflette la volontà di concentrarsi sui problemi che lo avevano condizionato durante la corsa rosa, per cercare di risolverli al più presto. Si è parlato di una preparazione in altura scorretta, ma anche, e soprattutto, di problemi alimentari che erano stati sottovalutati e che invece hanno minato il fisico e l'atleticità del Cavaliere dei Quattro Mori.
Il ritorno sulla strada
Risolti i problemi alimentari e quelli riguardanti la preparazione atletica, per ritornare nella condizione ottimale, Fabio Aru ha deciso di sfruttare le varie competizioni che offre il calendario europeo, a partire proprio dal Tour de Wallonie. Quest'anno le cinque tappe contavano 878,7 Km in totale nei quali i corridori hanno affrontato ben 27 GPM, la maggior parte dei quali consisteva nelle Côte, le tipiche ascese che caratterizzano il territorio belga.
Il percorso non era quindi tra quelli più adatti alle caratteristiche del sardo che si è comunque detto soddisfatto, come emerge dalle dichiarazioni rilasciate attraverso i canali stampa del proprio team. L'obiettivo era, infatti, quello di testare la condizione fisica, cercando di portare avanti alcuni attacchi, mantenendosi nelle posizioni di testa del plotone.
Aru si è classificato in decima posizione nella classifica generale, a 13 secondi dal belga Tim Wellens della Lotto-Soudal.
Le prossime corse
Aru tornerà in gara dal 4 al 10 agosto per il Tour de Pologne, una corsa del World Tour, caratterizzata da 3 tappe iniziali di pianura e da 4 tappe finali di montagna.
Il sardo si mette a disposizione del team anche anche per la partecipazione alla Vuelta, dove vorrà mostrare al ct della nazionale, Davide Cassani, di aver recuperato in pieno la condizione e di poter essere protagonista ai mondiali di Innsbruck di settembre.
La partecipazione di Aru ai Mondiali risulta fondamentale: con una forma ottimale risulterebbe un gregario di lusso per Nibali. Ma nel malaugurato scenario in cui lo Squalo non si fosse pienamente ripreso dall'intervento alla schiena per settembre, Aru potrebbe essere eletto come capitano della squadra italiana.
In entrambi i casi risulta quindi fondamentale un suo pieno recupero e tutti i tifosi italiani si augurano di poter rivedere il Cavaliere dei Quattro Mori domare le salite e arrivare in vetta trionfante. Per cercare di "salvare" la stagione e di ottenere piazzamenti di rilievo, Aru conta di partecipare a inizio ottobre anche alle Tre Valli Varesine, alla Milano-Torino e al Giro di Lombardia.