La prima uscita di Peter Sagan nelle classiche del nord non è stata molto fortunata. Reduce dal quarto posto alla Milano-Sanremo, l’ex Campione del Mondo ha cominciato ieri la sua campagna del pavè con la E3 BinckBank di Harelbeke, la classica che ripercorre molti muri e strade del prossimo Giro delle Fiandre. Il risultato di Sagan è stato condizionato da un inconveniente meccanico, un episodio particolarmente sfortunato che lo ha costretto a rallentare proprio mentre Van Avermaet attaccava spezzando definitivamente il gruppo.
Il corridore della Bora non ha però cercato scuse, ammettendo di non essere stato nella sua giornata migliore.
Una borraccia sul cambio
La E3 BinckBank Classic, la corsa che ieri ha aperto il filotto di gare che conduce al Giro delle Fiandre, era entrata nelle sue fasi più calde quando Peter Sagan è stato bloccato da un problema meccanico. L’ex iridato era nel gruppetto degli inseguitori di Bob Jungels, già all’attacco da molti chilometri. Sagan è stato costretto a rallentare vistosamente e a perdere contatto dal plotoncino degli altri favoriti sul muro del Tiegenberg. Il campione slovacco è stato poi raggiunto dalla sua ammiraglia con il meccanico che ha lavorato brevemente sul cambio.
Sagan ha ripreso la sua corsa ma quando ormai il gruppo con Van Avermaet era lontano e irraggiungibile.
Nel dopo gara il tecnico della Bora Jan Valach ha spiegato che il problema di Sagan è stato causato da una borraccia lanciata da un altro corridore che ha colpito il cambio della sua bicicletta. Questo comportamento imprudente ha bloccato il cambio sul rapporto più piccolo, l’11, con cui Sagan si è trovato ad affrontare le pendenze del Tiegenberg. “Una borraccia di un altro corridore ha colpito il cambio, lui era nel gruppo importante ed ha avuto questo problema con la bici” ha dichiarato Valach. “Il gruppo si stava spezzettando in quel momento, Peter ha dovuto rallentare ed ha perso il contatto con i corridori davanti” ha aggiunto il tecnico della Bora.
'Questa corsa è come una lotteria'
Sagan è stato raggiunto da un gruppo di corridori rimasti attardati, ma nel finale ha tirato i remi in barca staccandosi ulteriormente e finendo al 17° posto. Il campione slovacco non si è nascosto nel dopo corsa e non ha cercato scuse. L’episodio della borraccia ha certamente condizionato il suo risultato, ma Sagan ha ammesso di non essere stato in una giornata delle migliori.
“Questa corsa è sempre come una lotteria se ti senti bene o male perché arriva dopo la Milano Sanremo e ti stai riprendendo da due o tre giorni senza allenarti molto” ha spiegato il tre volte iridato a cui è stato chiesto se il risultato sia stato colpa della sua forma fisica o del problema meccanico.
“E’ stato un po’ per entrambi’ ha risposto Sagan. “Ho sentito che la mia forma non ha ancora raggiunto il pieno potenziale e che non ho recuperato completamente” ha aggiunto il leader della Bora che tornerà in gara domani, domenica 31 marzo, nella Gand Wevelgem.