Non è arrivata nessuna vittoria di tappa, ma la Tirreno Adriatico ha lasciato comunque un sentimento di fiducia a Peter Sagan. L’ex Campione del Mondo ha sfiorato il successo a Foligno, battuto allo sprint da Elia Viviani, mentre nelle tappe più impegnative ha lavorato in prospettiva delle classiche finendo nelle retrovie. I risultati al di sotto del suo standard sono stati dettati anche da un programma diverso rispetto agli anni scorsi, che ha visto il corridore della Bora stare lontano dalle gare per quaranta giorni prima della Tirreno Adriatico.

Sagan: ‘Serve ancora tempo’

Per Sagan questo inizio di stagione è stato programmato in maniera molto diversa rispetto al passato. Se nelle scorse annate il campione slovacco si fermava alla Parigi Roubaix stavolta ha pensato di allungare la sua primavera di classiche arrivando fino alla Liegi Bastogne Liegi. Questo ha comportato un cambio di calendario nelle prime uscite, con un lungo stacco dopo le apparizioni in Australia e in Argentina che è stato occupato da un periodo di allenamenti in altura.

Sagan ha saltato sia le prime classiche in Belgio che la Strade Bianche, rientrando solo alla Tirreno Adriatico in cui ha faticato di più rispetto al passato, quando vinceva tappe a ripetizione. Dopo il secondo posto di Foligno il capitano della Bora ha pedalato nelle retrovie nelle due tappe più difficili, pensando ad accumulare lavoro e chilometri per le classiche, e si è buttato nella volata di Jesi dove ha chiuso quinto denotando di non avere ancora la brillantezza dei giorni migliori.

“I miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro per preparare lo sprint” ha dichiarato Sagan al sito ufficiale della Bora. “Sfortunatamente ho ancora bisogno di più tempo per tornare nella mia forma migliore. Ho fatto il meglio che potevo, ma non è stato abbastanza per vincere” ha aggiunto il campione slovacco.

L’ottimismo per la Sanremo

Se alla Tirreno Adriatico ci si poteva aspettare di vedere un Sagan ancora non al massimo della forma, la vera domanda ora è se in questi pochi giorni il leader della Bora riuscirà ad assorbire la grande mole di lavoro svolta e ritrovare la brillantezza necessaria per poter vincere la Milano Sanremo.

Il tre volte iridato si è mostrato particolarmente fiducioso sulle sue possibilità di essere al 100% per la Classicissima di sabato prossimo: “Le cose andranno diversamente sabato alla Milano Sanremo” ha dichiarato a Cyclingnews.

Sagan ha corso per otto volte la Sanremo, arrivando secondo nel 2013, battuto dalla meteora Ciolek, e nel 2017 dopo aver attaccato sul Poggio in compagnia di Alaphilippe e Kwiatkowski, che lo superò in volata dopo averne sfruttato il lavoro.