Inizia nel migliore dei modi la stagione 2020 di uno dei talenti più attesi del Ciclismo italiano, Matteo Moschetti. Il giovane velocista della Trek Segafredo ha rotto subito il ghiaccio centrando il primo successo stagionale nella corsa d’esordio, il Trofeo Felanitx Ses Salines Campos Porreres, prima prova della Challenge Maiorca. Il primo dei quattro giorni di corsa in programma nelle Isole Baleari proponeva un tracciato per velocisti che ha visto Moschetti battere un avversario di grande rango, il tedesco Pascal Ackermann, dopo un ottimo lavoro di tutta la Trek Segafredo.
Matteo Moschetti, sprint regale
La Challenge Maiorca è un tradizionale appuntamento di inizio stagione in cui molti corridori approfittano del buon clima delle Baleari per mettere nelle gambe tanti chilometri a ritmo di gara e cercare i primi riscontri positivi alla preparazione invernale. È una corsa che si disputa in quattro giorni, dal giovedì alla domenica, ma non è una normale gara a tappe con una classifica generale. Si tratta invece di quattro prove distinte in cui le squadre possono far ruotare i propri corridori a seconda di percorsi e programmi personali.
Il primo giorno della corsa maiorchina ha dato spazio alle ruote veloci e come da copione il finale è stato con una volata generale.
La Trek Segafredo ha preso in mano il gruppo nelle ultime battute pilotando Matteo Moschetti davanti a tutti sul rettilineo finale. Il giovane azzurro si è trovato un avversario molto scomodo in scia, Pascal Ackermann, ma ha respinto con grande sicurezza il tentativo di rimonta del tedesco che si è dovuto rimettere a ruota ed accontentarsi del secondo posto. Matteo Moschetti ha firmato così il primo successo in maglia Trek, dopo aver già fatto vedere nella scorsa stagione, quella d’esordio nel grande ciclismo, dei lampi interessanti a confermarne il talento emerso nelle categorie giovanili.
Matteo Moschetti: ‘Iniziare così significa molto’
La classifica finale ha visto Moschetti precedere Ackermann, gli spagnoli Aberasturi e Sanz, e Andrea Pasqualon.
Nacer Bouhanni, molto atteso al suo esordio con la Arkea Samsic, ha concluso solo all’ottavo posto senza riuscire ad inserirsi nella parte più calda dello sprint.
Nelle sue prime parole dopo la vittoria, Matteo Moschetti ha voluto ringraziare tutti i compagni di squadra che lo hanno aiutato nel miglior modo possibile per arrivare allo sprint. “Kamp ha fatto un ottimo lavoro per controllare la corsa e poi tutti gli altri sono stati fantastici” ha dichiarato il velocista della Trek. “Prima Kirsch, Simmons, Mullen, Stuyven e infine Liepins mi hanno guidato alla perfezione. Devo ringraziarli tutti per questa vittoria, sono stati perfetti, io ho solo finito il lavoro” ha continuato Moschetti rivelando poi un retroscena che testimonia l’ottimo lavoro di squadra.
“Stuyven poteva giocare le sue carte ma ha deciso di entrare nel treno e lo ringrazio molto perché ha preso una buona decisione per me e per la squadra” ha aggiunto il 23enne lombardo.
Per Matteo Moschetti questo 2020 deve segnare un salto di qualità dopo una stagione d’esordio nel World Tour che è stata un su e giù tra buone prestazioni e stop imprevisti. “Iniziare la stagione così significa molto per me, perché l’anno scorso non è stato facile. Ho avuto due brutte cadute e voglio dimostrare a me stesso e a tutti che sono ad un buon livello e che posso vincere delle corse” ha dichiarato il velocista della Trek Segafredo.
Nel dopo corsa Moschetti è stato protagonista anche di un episodio curioso. Il corridore ha regalato la coppa vinta oggi ad una ragazzina che lo attendeva davanti all’albergo in cui alloggiava la squadra, un bel modo per chiudere questa giornata entusiasmante.