Il futuro di Fabio Aru è finalmente chiaro. Dopo settimane di dubbi e voci, di accostamenti a tante squadre diverse, lo scalatore sardo ha accettato l’offerta arrivata dalla Qhubeka Assos, la squadra sudafricana conosciuta fino a questa stagione con il nome di NTT. Il team guidato da Douglas Ryder sta componendo la sua rosa con un po’ di ritardo rispetto alle altre formazioni, a causa delle difficoltà nel trovare i nuovi sponsor, ma sta costruendo un gruppo interessante e di buon livello.

Fabio Aru rappresenterà una vera scommessa per Ryder e il suo team, un corridore dal passato importante ma che è reduce da un’avventura estremamente negativa con la UAE Emirates ed è chiamato ad un immediato riscatto.

Ryder: ‘Otterremo il meglio l’uno dall’altro’

L’annuncio dell’ingaggio di Fabio Aru da parte della Qhubeka Assos è arrivato stamani ed ha messo fine ad un tormentone di questo ciclo mercato che si avvia ormai alla conclusione.

Aru è l’ultimo di una lunga lista di corridori che la squadra sudafricana ha messo sotto contratto nel giro di pochi giorni, cercando di mettere insieme il miglior organico possibile nonostante un budget abbastanza limitato e i pochi corridori di qualità ancora disponibili.

Prima dell’ex Campione d’Italia erano già stati annunciati anche Simon Clarke, Sean Bennett, Dimitri Claeys, Kilian Frankiny, Lukasz Wisniowski, Karel Vacek, Emil Vinjebo, Connor Brown e Harry Tanfield. Tra i rinnovi già conclusi spiccano quelli di Nizzolo, Pozzovivo e Campenaerts.

“Sono entusiasta di avere Fabio nel nostro team” ha dichiarato Douglas Ryder. Il manager sudafricano si è detto certo del ritorno al top di Aru, a quei livelli che gli avevano consentito di vincere una Vuelta Espana ed arrivare due volte sul podio al Giro d’Italia. “La passione e l’amore di Fabio per il ciclismo si vedono nel modo in cui corre e penso che nella nostra squadra lo vedremo risorgere, sono sicuro che otterremo il meglio l’uno dall’altro” ha aggiunto Ryder.

Aru: ‘L’ambiente di cui volevo far parte’

Per Fabio Aru questa avventura alla Qhubeka Assos può rappresentare il bivio della carriera, l’ultima occasione per tornare ai vertici dopo tre anni fallimentari. “Quando è nata la possibilità di firmare, e poi dopo aver parlato con Douglas Ryder e altri componenti del team, ho sentito immediatamente che questo era un ambiente di cui volevo far parte” ha dichiarato il vincitore della Vuelta Espana 2015, che si è detto entusiasta anche per l’abbinamento della squadra ad un progetto benefico come quello di Qhubeka Charity, rivolto alla distruzione di biciclette in Africa.

“Negli ultimi anni non ho avuto il successo che speravo, userò questo passaggio per prendere quei semplici fattori che mi hanno permesso in passato di raggiungere dei risultati. So che sono in grado di ottenere ancora quei successi. A questo punto della mia carriera la Qhubeka Assos è il posto perfetto per me” ha commentato Fabio Aru.