Rinaldo Nocentini non fa più parte del mondo del Ciclismo professionistico ormai da un anno, ma il suo nome è tornato improvvisamente e sorprendentemente alla ribalta per una vicenda di doping. L’ex corridore toscano ha chiuso la sua lunghissima carriera al termine della stagione 2019, a 42 anni suonati, militando in una piccola squadra portoghese, lo Sporting Club de Portugal – Tavira. Proprio in quel periodo di militanza nel team lusitano è stata commessa l’infrazione che è stata sanzionata dal Tribunale Nazionale Antidoping con una squalifica di quattro anni e con la cancellazione dei risultati ottenuti da Nocentini nelle ultime due stagioni della sua bella carriera.
Irregolarità nel passaporto biologico
La notizia della pesante squalifica a Rinaldo Nocentini, che ormai non corre più tra i professionisti da oltre un anno, è arrivata oggi a sorpresa. Il motivo dell’inchiesta a carico dell’ex corridore aretino, già maglia gialla del Tour de France 2009, è nei valori anomali riscontrati nel suo passaporto biologico, il sistema in cui vengono registrati tutti i dati ematici dei ciclisti professionisti per valutare eventuali irregolarità che possano accertare il ricorso a sostanze dopanti. La particolarità della vicenda a carico di Nocentini è che queste anomalie nel passaporto biologico sono state accertate nel mese di dicembre 2019, quando il corridore aveva di fatto chiuso la carriera.
L’ultima apparizione dell’ex corridore aretino risale infatti al luglio 2019, in una piccola corsa portoghese.
Il Tribunale Nazionale Antidoping ha accertato questa irregolarità nel passaporto biologico rifilando a Nocentini il massimo della pena, quattro anni di squalifica a partire dal 30 novembre 2020, una sanzione di fatto del tutto inutile visto che il corridore ha già chiuso la carriera.
Oltre alla squalifica è stata disposta anche la cancellazione dei risultati ottenuti da Nocentini a partire dal 1° gennaio 2018, quando già militava nello Sporting Club de Portugal – Tavira.
Nocentini, otto giorni in giallo
Toscano di Montevarchi, classe ’77, Rinaldo Nocentini è stato uno dei ciclisti dalla carriera più lunga.
Dopo aver raccolto grandi risultati tra i dilettanti, tra cui una medaglia d’argento ai Mondiali ’98 vinti da Ivan Basso, il corridore toscano è passato professionista con la Mapei nel 1999. Ha poi militato nella Fassa Bortolo, nella Formaggi Pinzolo e nella Acqua e Sapone prima della lunga e fortunata esperienza con la Ag2R. Con il team francese ha gareggiato dal 2007 al 2015, raggiungendo il punto più alto della sua carriera, la maglia gialla indossata per otto giorni al Tour de France 2009.
Nel 2016 è poi passato alla squadra portoghese Sporting Club de Portugal – Tavira, con cui ha vissuto l’ultima parte della carriera. Nel suo palmares spiccano tante classiche del calendario italiano, come il Giro dell’Appennino, il Giro del Veneto, la Coppa Placci, il Giro di Toscana, ed altre corse internazionali come il Gp Indurain e il Giro del Mediterraneo.