È stato grande spettacolo alla Strade Bianche, la corsa sugli sterrati nell’incomparabile bellezza della campagna senese. I campioni più attesi non hanno tradito le aspettative, confronta dosi in un esaltante testa a testa senza giochi di squadra e particolari tatticismi. La corsa si è delineata nel tratto di Monte Sante Marie, dove è emerso un gruppetto con i più forti. Mathieu Van der Poel ha poi stroncato i rivali con due fiammate prodigiose nell’ultimo settore di sterrato e nella rampa di ingresso a Piazza del Campo, dove si è presentato da trionfatore.

Strade Bianche, sul Monte Sante Marie otto corridori al comando

La Strade Bianche si è disputata in una bella giornata di sole che ha esaltato la bellezza dei panorami nelle Crete Senesi ed esaltato il livello tecnico davvero stellare della corsa. Nelle fasi iniziali si sono susseguiti gli scatti fino al formarsi di una fuga con Loic Vliegen, Simone Petilli, Philip Walsleben, Tosh Van der Sande, Samuele Zoccarato, Rudy Molard, Samuele Rivi e Kevin Ledanois.

Il gruppo non ha concesso più di tre minuti di vantaggio, tenendo sempre una buona andatura con le squadre dei favoriti ad occupare le prime posizioni.

La corsa ha cominciato a selezionarsi nei tratti di sterrato di Lucignano d’Asso e Pieve a Salti, ma come sempre è stato il settore di Monte Sante Marie a determinare il frazionamento decisivo. Prima dell’ingresso nello sterrato è partito un attacco comprendente anche nomi importanti come Formolo, secondo un anno fa, e il campione olimpico Van Avermaet, ma il forcing della Jumbo Visma ha riportato la prima parte del gruppo sulla testa della corsa. Wout van Aert è stato molto attivo in questa fase della corsa e con il suo ritmo ha selezionato il gruppo. All’uscita di Monte Sante Marie si sono ritrovati in testa otto corridori, quasi tutti i principali favoriti della vigilia: Van Aert, Alaphilippe, Pogacar, Van der Poel, Bernal, Pidcock, Simmons e Gogl.

Van der Poel da dominatore

Simmons, il giovane americano della Trek, è stato particolarmente sfortunato, appiedato da una foratura che lo ha fatto retrocedere nel gruppetto inseguitore.

In testa sono così rimasti in sette, con una buona collaborazione che ha respinto il tentativo di rincorsa orchestrato soprattutto da Fuglsang. Nel settore di sterrato di Monteaperti un’accelerata di Alaphilippe ha messo alle corde Pidcock e soprattutto Van Aert, fin lì molto generoso nonostante fosse alla sua corsa d’esordio stagionale. Il campione della Jumbo Visma non si è però dato per vinto e con un caparbio inseguimento è riuscito a rientrare sui battistrada a Colle Pinzuto, penultimo tratto di strada bianca.

L’equilibrio del gruppetto stellare che ha comandato la corsa, con un affascinante mescolamento di campioni da classiche e da grandi giri, si è rotto nell’ultimo sterrato, quello a Le Tolfe.

Su una rampa al 15% Mathieu Van der Poel è partito dal nulla con una fiammata violenta e solo Julian Alaphilippe è riuscito in qualche modo a replicare, riportandosi in scia subito dopo lo scollinamento. Anche Bernal si è lanciato all’inseguimento, confermando le buone impressioni destate nelle prime corse dell’anno, e dopo qualche chilometro è riuscito a riportarsi su Van der Poel e Alaphilippe.

I tre campioni al comando hanno continuato di buon accordo andando a giocarsi il successo nel finale, sulla rampa verso Piazza del Campo. Van der Poel, dopo una fase centrale di corsa molto più guardinga del solito, ha chiuso da dominatore prendendo lo strappo in testa e piazzando un’altra accelerata portentosa che ha costretto prima Bernal e poi anche Alaphilippe alla resa.

Il fuoriclasse olandese ha così messo le mani sulla Strade Bianche, al termine di una corsa bellissima in cui si è gestito in maniera tatticamente più oculata rispetto al passato. Il podio, davvero stellare, ha visto Alaphilippe al secondo posto davanti a Bernal, con Van Aert quarto e più staccato davanti all’astro nascente Pidcock e alla sorpresa di giornata Gogl.

Nei primi dieci si sono piazzati corridori di altrettante nazioni diverse, ma purtroppo senza nessun italiano. Il primo azzurro ad arrivare in piazza del campo è stato Davide Ballerini al 17° posto, subito davanti a Samuele Rivi, 22enne della Eolo Kometa protagonista di una corsa davvero interessante dopo essersi inserito nella fuga partita all’inizio.