La Strade Bianche ha regalato una giornata di Ciclismo stellare, con una sfida diretta tra i più grandi campioni attuali e su un percorso tra i più belli e suggestivi dell’intero calendario mondiale. La corsa è stata risolta da Mathieu Van der Poel con due scatti formidabili, uno sull’ultimo sterrato delle Tolfe, per selezionare definitivamente il gruppetto dei più forti, e l’altro nella rampa che conduce all’arrivo di Piazza del Campo.

Il fuoriclasse della Alpecin Fenix si è così tolto di ruota anche Alaphilippe e Bernal, che ancora gli erano rimasti al fianco, andando a conquistare la sua prima vittoria alla Strade Bianche. Se il gesto tecnico del campione olandese ha strabiliato ed è rimasto negli occhi di tutti quanti, solo gli osservatori più attenti si saranno invece accorti di un interessante particolare tecnico sulla sua bicicletta.

Canyon indaga ancora sull’incidente al Gp Le Samyn

Nell’ultima corsa affrontata prima della Strade Bianche, Mathieu Van der Poel era stato condizionato dalla rottura del manubrio. Il guasto tecnico era avvenuto al Gp Le Samyn, gara disputata in Belgio martedì 2 marzo.

Al corridore della Alpecin Fenix si era rotto il manubrio negli ultimi chilometri, e nonostante questo problema era riuscito comunque a concludere la corsa aiutando il compagno di squadra Tim Merlier, poi vincitore. La rottura ha messo in allarme la Canyon, l’azienda che fornisce le biciclette al team Alpecin Fenix. Nei giorni precedenti alla Strade Bianche si era diffusa la voce di una probabile sostituzione del modello di bici utilizzato, non più la Aeroad su cui si era verificata la rottura, ma la Ultimate, che adotta un diverso tipo di manubrio.

Invece sabato scorso Van der Poel si è presentato al via della corsa senese con una versione “adattata” della Canyon Aeroad. La bici, con un telaio dalle forme molto più aggressive e aerodinamiche rispetto alla Ultimate, ha subito delle piccole modifiche per adattarvi una diversa versione del manubrio.

Le più visibili sono stati i fori praticati sul telaio per il passaggio dei cavi.

Canyon ha poi confermato questa scelta in un comunicato stampa. “Mathieu ha vinto pedalando con una Aeroad CFR adattata che è stata equipaggiata con il nostro cockpit CP00010. Questa configurazione continuerà ad essere utilizzata dai nostri team mentre continuiamo ad indagare sull’incidente emerso con la bici di Mathieu a Le Samyn” ha comunicato l’azienda costruttrice.

Non tutti seguono la scelta di Van der Poel

La decisione di Mathieu Van der Poel di utilizzare una Canyon Aeroad adattata non è stata seguita da tutti i suoi compagni di squadra, e neanche dagli altri team che sono forniti dal marchio tedesco. La Canyon era presente alla Strade Bianche anche con la Movistar e con la Arkea Samsic, ma la maggior parte dei corridori di queste squadre hanno preferito prendere il modello Ultimate CFR.

Questa scelta è stata molto più immediata visto che questo telaio è già pronto per montare il vecchio modello di manubrio senza dover fare le modifiche a cui è stato costretto lo staff della Alpecin per la Aeroad di Van der Poel, che non ha però voluto rinunciare alla maggior efficienza aerodinamica di questo telaio, che invece paga circa 300 grammi di peso in più rispetto all’Ultimate.