La sesta tappa della Vuelta Espana, che si è corsa ieri giovedì 22 agosto, ha regalato un inaspettato ribaltone in classifica generale. Su un percorso impegnativo, ma non particolarmente selettivo, la corsa si è decisa con una fuga da lontano in cui si è inserito anche un potenziale uomo di alta classifica, l'australiano Ben O'Connor, già quarto all'ultimo Giro d'Italia. La reazione del gruppo è stata molto blanda, e così il corridore della Decathlon ha guadagnato un vantaggio enorme ed è andato a vincere la tappa ed indossare la maglia rossa.
Il gruppo è arrivato con sei minuti e mezzo di ritardo e ora O'Connor guida la classifica generale con quasi cinque minuti di vantaggio su Primoz Roglic. Nel dopo corsa, la Redbull Bora ha ammesso di aver sottovalutato l'azione dell'australiano e di non aver reagito anche per chiamare allo scoperto le altre squadre. "O'Connor è stato più forte del previsto, la corsa ci è sfuggita dal controllo", ha dichiarato il tecnico Patxi Vila spiegando la strategia seguita dal team.
Vila: 'Speriamo di poter ribaltare la situazione'
In una tappa che si prestava alle fughe da lontano, la Redbull Bora del leader della generale Primoz Roglic ha attuato una strategia un po' contorta che alla fine ha portato ad un risultato disastroso.
Più che a difendere la maglia rossa del suo capitano, i Redbull hanno pensato ad addossare il peso della corsa alle squadre rivali, come Movistar e UAE, che però non sono state al gioco.
La squadra dello sloveno ha inserito nella fuga iniziale Florian Lipowitz, giovane tedesco che non ha mai concluso un grande giro, ed ha pensato che questo fosse sufficiente a spaventare le altre squadre. La Redbull non ha invece dato troppo peso alla presenza di Ben O'Connor tra i fuggitivi, un corridore che vanta in carriera un quarto posto sia al Giro che al Tour. "Non è andata come volevamo", ha ammesso il Ds della Redbull, il basco Patxi Vila. "La corsa è partita molto forte, Lipowitz era in fuga e pensavamo che non avrebbe avuto problemi a rimanere con O'Connor", ha spiegato il tecnico.
La corsa ha però fatto emergere chiaramente la netta superiorità di O'Connor, che ha attaccato prima in compagnia di Lemreeize e poi tutto solo. "Quello che ha fatto è stato incredibile, una cosa che ho visto raramente. Sulla salita finale non ha perso nulla. Non me lo sarei mai aspettato, è stata una vera sorpresa. La nostra idea era che la presenza di Lipowitz avrebbe portato le altre squadre a fare il lavoro in testa al gruppo, per non farci mettere un altro uomo in classifica. Poi, però, O'Connor è stato più forte del previsto e la corsa ci è sfuggita dal controllo", ha ammesso Patxi Vila.
Il tecnico della Redbull Bora si è detto però pronto a voltare pagina. "C'è ancora tanta strada e la squadra è forte.
È stata una giornata storta e speriamo di poter ribaltare la situazione" ha commentato Vila.
Vuelta, ora Sierra de Cazorla e doppia scalata ad Hazallanas
Dopo questa clamorosa fuga, Ben O'Connor guida la classifica generale della Vuelta Espana con un enorme vantaggio di 4'51'' su Primoz Roglic. Gli inseguitori dell'australiano, che è un corridore solido e con esperienza nei grandi giri, dovranno cercare di metterlo in difficoltà quasi ogni giorno per cercare di recuperare questo grande distacco. Già oggi, nella settima tappa, il percorso offre una prima occasione. La corsa arriva a Cordoba e a poco più di venti chilometri dall'arrivo scollina la salita di Alto con una pendenza del 14%.
Anche le tappe di sabato 24 e domenica 25 agosto potrebbero essere teatro di battaglia.
Sabato si arriva sulla Sierra de Cazorla, una salita di quasi cinque chilometri al 7% di media. La tappa più dura è però la nona, domenica 25, con arrivo a Granada. Si affronterà l'Alto del Purche e due volte l'Alto de Hazallanas, una salita di sette chilometri al 9,6%. Qui probabilmente si avrà un'idea più chiara di quante possibilità avrà O'Connor di portare fino in fondo la sua maglia rossa.