Gli Europei di ciclismo, che si sono corsi ieri in Belgio, dovevano dare alla nazionale azzurra del Ct Daniele Bennati l'occasione di conquistare finalmente un grande risultato dopo tante esibizioni anonime e senza particolari aspettative. Il percorso da sprinter offriva un'occasione d'oro a Jonathan Milan, il giovane friulano che negli ultimi due anni ha fatto irruzione tra le ruote più veloci del gruppo.

La corsa ha visto gli azzurri grandi protagonisti, forse fin troppo. Gli uomini di Bennati hanno lavorato a lungo per annullare un tentativo di fuga orchestrato da Van der Poel e Pedersen, ma nel finale non hanno più trovato le energie e la lucidità per guidare nel modo migliore Milan. Il CT ha raccontato di aver visto una squadra vera, unita e motivata, ma che nelle fasi decisive non ha messo in atto il piano che era stato preparato. "Il finale lo avevamo preparato diversamente, ne avevamo parlato a lungo" ha commentato Bennati nel dopo corsa.

Bennati: 'Non dovevamo fare volata di testa'

Daniele Bennati è apparso deluso e contrariato nel dopo corsa, ed ha spiegato che nella preparazione dello sprint i corridori non hanno seguito la strategia che era stata studiata.

"Il finale non è stato gestito bene, e soprattutto in maniera diversa da come lo avevamo preparato. Su un arrivo del genere non si doveva fare una volata di testa, correndo il rischio di favorire chi arrivava da dietro, come poi è successo" ha analizzato il tecnico toscano. "Ne avevamo parlato a lungo nei giorni precedenti ed abbiamo commesso proprio l'errore che dovevamo evitare. Milan era deluso, ma è giusto che io mi prenda le mie responsabilità" ha commentato Bennati.

Il tecnico azzurro ha spiegato che Cattaneo e Affini sarebbero stati utili nella parte finale della corsa, ma che l'andamento tattico ha richiesto la loro entrata in scena anticipata. "I nostri si sono dovuti prendere la responsabilità di inseguire il gruppetto con Van der Poel e Pedersen" ha dichiarato Bennati.

Con questi uomini in meno, gli azzurri avrebbero dovuto scegliere una strategia più conservativa, con una volata impostata da dietro. "La velocità non era così alta da spianare la strada a Milan. Merlier, partendo da dietro, ci ha sorpresi" ha dichiarato Bennati.

Azzurri generosi, ma a vincere è Merlier

L'Italia si è schierata tutta attorno a Jonathan Milan nella corsa in linea degli Europei di Ciclismo di Hasselt. Gli azzurri del CT Daniele Bennati hanno cercato di bloccare i tentativi di fuga che si sono susseguiti nelle fase centrale della corsa, quella un po' più insidiosa e caratterizzata da alcuni passaggi su tratti di pavè e brevi salite. Quando Mathieu Van der Poel, Christophe Laporte e Mads Pedersen si sono lanciati all'offensiva, gli azzurri non sono riusciti ad inserire nessun uomo in posizione di stopper e sono poi stati costretti a mettersi in testa al gruppo per ricucire lo strappo.

L'inseguimento ha sfiancato Mattia Cattaneo e Edoardo Affini, due uomini che sarebbero stati fondamentali per dare il là al treno finale.

Annullata la fuga, gli azzurri sono rimasti al comando del gruppo fino all'ultimo chilometro, quando Ballerini e Consonni non sono più riusciti a tenere in quota Jonathan Milan. Il friulano ha perso posizioni decisive e di fatto ha potuto solo guardare lo sprint vincente di Tim Merlier, che ha conquistato il titolo.