Tadej Pogacar ha messo il sigillo finale ad una stagione memorabile, dominando con un'altra esibizione ad effetto il Lombardia. La corsa è andata come nelle previsioni. Il Campione del Mondo, favoritissimo della vigilia, ha disperso gli avversari attaccando a metà della salita della Colma di Sormano, un affondo atteso, che nessuno ha saputo anticipare e a cui nessuno ha potuto replicare.

Un coriaceo ma nervoso Remco Evenepoel ha inseguito vanamente, vedendo aumentare il suo distacco in maniera quasi umiliante. Sul traguardo di Como, il fenomeno sloveno ha firmato la quarta vittoria consecutiva nel Lombardia, un filotto che solo Fausto Coppi, in un altro ciclismo, era riuscito a realizzare. Evenepoel ha concluso secondo, mentre Ciccone è riemerso nel finale per agguantare un podio di valore.

Mai nessuno come questo Pogacar

Con questa vittoria dalle dimensioni eclatanti, arrivata con l'ennesimo assolo e un'apparente e disarmante facilità, Tadej Pogacar ha fatto un nuovo passo nella storia del Ciclismo e segnato un'altra raffica di record.

L'attacco decisivo è arrivato sulla salita della Colma di Sormano. Pogacar ha segnato il nuovo record di scalata di questa salita, salendo in 30 minuti e venti secondi, con una media di 25.7 chilometri orari.

La salita alla Colma di Sormano è molto lunga, ben tredici chilometri, ed ha una pendenza media del 6.5%.

La vittoria ha permesso a Pogacar di completare una sorta di grande slam mai riuscito a nessuno in precedenza nella storia del ciclismo. Il fenomeno della UAE è infatti riuscito a vincere due grandi giri, due classiche monumento e il mondiale nella stessa stagione. Coppi e Merckx, i punti di riferimento nella storia e leggenda del ciclismo, si erano fermati ad un bottino di due grandi giri e due classiche monumento in un anno, senza completare il filotto con la maglia iridata.

UAE in forcing, poi l'affondo di Pogacar

Il Lombardia, ultima classica monumento della stagione del ciclismo, è partito con un ritmo vivace e tanti scatti. Dopo qualche decina di chilometri di battaglia, si è andata a delineare al comando una fuga con ventuno corridori, tra cui Kelderman, Benoot, Mohoric, Caruso, Arensman, Dani Martinez, Dunbar. La UAE di Tadej Pogacar ha preso le redini del gruppo guidando l'inseguimento in modo quasi ininterrotto con il dispiego di tutti i suoi gregari. La fuga ha superato i quattro minuti di vantaggio, poi gli UAE hanno aumentato l'andatura con Majka e Hirschi, riducendo il distacco tra il Ghisallo e il successivo tratto verso l'imbocco della Colma di Sormano.

I fuggitivi hanno iniziato la salita più difficile della corsa con solo un minuto di vantaggio, con Meurisse che ha provato un ultimo scatto.

La UAE ha impiegato anche Adam Yates e infine Pavel Sivakov, riducendo il gruppo degli inseguitori ad una ventina di corridori. Appena raggiunti gli ultimi fuggitivi, verso metà salita, Pogacar ha iniziato il suo show e se ne è andato da solo. Evenepoel non ha reagito, preferendo continuare con il suo passo per il timore di bruciarsi dietro al ritmo impossibile del Campione del Mondo. Pogacar ha scavato velocemente un netto solco tra sé e tutti gli altri, dando l'impressione di non doversi neanche impegnare a fondo.

Evenepoel è salito insieme a Mas e Van Eetvelt, poi staccati all'inizio della discesa dalla Colma di Sormano.

La corsa è così diventata una sfida tra Pogacar, solo al comando, e Evenepoel al suo inseguimento, il Campione del Mondo contro il Campione Olimpico, ma con già più di un minuto in favore dello sloveno. Più indietro, un inesauribile Sivakov ha staccato un gruppetto comprendente anche Ciccone e Pellizzari, ed è andato a riprendere Mas e Van Eetvelt.

Il ciclismo italiano si consola con Ciccone

Evenepoel non è riuscito a reggere il confronto con Pogacar neanche nella parte di percorso più veloce e a lui più favorevole. Lo sloveno è scivolato via con una pedalata facile e incisiva, mentre il belga si è via via appesantito ed ha visto aumentare il distacco a dimensioni umilianti, oltre i tre minuti.

Il finale è stato un'apoteosi di Pogacar, volato verso il quarto trionfo al Lombardia, sigillo di una stagione che è già nella storia del ciclismo.

Evenepoel ha raggiunto il traguardo con oltre tre minuti di distacco, mentre la lotta per il terzo posto si è improvvisamente riaccesa. Sul San Fermo della Battaglia, Ciccone e quindi Izagirre sono riemersi andando a riprendere il gruppetto con Mas. Ciccone ha poi trovato un ultimo guizzo nel finale della salita per involarsi verso un insperato podio, davanti a Izagirre, Mas e Sivakov.