Il Mondiale gravel di ciclismo di Leuven si è concluso con il dominio di Mathieu Van der Poel e con qualche polemica in casa belga. Il fuoriclasse olandese ha conquistato il titolo con una condotta aggressiva e una superiorità schiacciante, ma la sua vittoria è stata anche agevolata dal modo in cui la nazionale padrona di casa ha interpretato la corsa. La rincorsa a VDP è stata infatti rallentata da due suoi compagni di club nella Alpecin, Quinten Hermans e Gianni Vermeersch, qui in gara con la maglia del Belgio. Nel dopo corsa, Jasper Stuyven ha attaccato apertamente i connazionali per il loro atteggiamento.
"È stato chiaro a tutti che i corridori della Alpecin erano qui per aiutare Van der Poel" ha sbottato Stuyven.
'Mi aspettavo che si corresse come una nazionale'
La gara elite dei Mondiali gravel di Leuven si è accesa con un primo attacco di Mathieu Van der Poel quando all'arrivo mancavano ancora più di cento chilometri. Il fuoriclasse olandese ha poi provocato una nuova selezione con altri scatti, fino ad andarsene in fuga seguito dal solo belga Florian Vermeersch. Dietro si è formato un gruppetto comprendente il campione in carica Matej Mohoric, Connor Swift e altri tre belgi, Jasper Stuyven, Quinten Hermans e Gianni Vermeersch.
La situazione tattica si è fatta piuttosto intrecciata a questo punto ed ha portato ad una vera spaccatura in seno alla nazionale padrona di casa.
Stuyven è sembrato voler spronare i compagni di nazionale all'inseguimento, ma Hermans e Vermeersch, entrambi compagni di club di Van der Poel, non hanno collaborato. Nel finale, VDP ha lasciato sul posto Florian Vermeersch, come ampiamente prevedibile, ed è andato a conquistare la medaglia d'oro, con il belga che ha salvato l'argento.
Hermans ha completato la beffa a Stuyven battendolo nello sprint per la medaglia di bronzo. Nel dopo corsa, Stuyven si è lamentato per il comportamento dei connazionali e per il loro "tradimento" ai colori del Belgio.
"Sono stati imbarazzanti, non hanno mai voluto collaborare, ma sono passati davanti quando gli ha fatto comodo" ha accusato il corridore della Lidl Trek, che poi ha rincarato.
"E' stato chiaro a tutti che i corridori della Alpecin erano venuti qui per aiutare Van der Poel, io mi aspettavo che si corresse come una squadra nazionale" ha continuato Stuyven.
Vermeersch: 'Meglio se vince un Alpecin'
Gianni Vermeersch ha replicato alle parole del compagno di nazionale, ed ha ammesso quello che in realtà è stato ben chiaro a tutti. "È sempre meglio quando vince qualcuno della Alpecin, non toccava a noi condurre l'inseguimento" ha dichiarato il belga, che ha conquistato la medaglia di bronzo. Vermeersch ritiene però che questa condotta di gara non sia stata decisiva nell'economia della corsa, anche in virtù della netta superiorità dimostrata da Van der Poel. "Non siamo stati un fattore inibitore, abbiamo sempre girato un po'.
Sarebbe piaciuto vincere anche a me" ha dichiarato Vermeersch.
Anche Stuyven alla fine ha dovuto ammettere che la vittoria di Van der Poel è stata indiscutibile, nonostante l'atteggiamento un po' ostruzionistico di Vermeersch e Hermans. "Ho avuto la sensazione che Mathieu non fosse in una giornata super, ma uno come lui non ha neanche bisogno di essere super per prendere il comando della corsa" ha concluso Stuyven.