Alla prima uscita in maglia iridata, Tadej Pogacar ha continuato la sua esibizione ad effetto che non sembra avere limiti in questa stagione. Al Giro dell'Emilia, il fenomeno sloveno ha disperso nuovamente i rivali con un'ennesima fuga da lontano. Pogacar ha attaccato sulla prima delle cinque scalate al colle di San Luca, la rampa che porta al traguardo della corsa, ed ha lasciato tutti sul posto scavando un solco enorme con il resto della corsa. Evenepoel e Roglic non sono riusciti a fare nessuna opposizione al Campione del Mondo, che ha regalato un assolo di quasi 40 chilometri.

Il campione della UAE Emirates ha segnato anche il nuovo tempo record di scalata del San Luca nelle varie edizioni in cui questa salita è stata affrontata al Giro dell'Emilia, battendo di sette secondi il limite fissato da Primoz Roglic nel 2019.

Pogacar all'attacco sulla prima scalata del San Luca

Il Giro dell'Emilia, una delle classiche storiche del Ciclismo italiano, ha regalato un'edizione davvero speciale vista la presenza del neo iridato Tadej Pogacar e di altri due due fuoriclasse come Primoz Roglic e Remco Evenepoel.

La corsa si è disputata in una giornata da autunno inoltrato, con tanta pioggia a rendere più insidioso il circuito finale con le cinque scalate al colle di San Luca, la rampa di un paio di chilometri che conduce al Santuario. Ander Ganzabal, Roberto Gonzales, Alessio Martinelli, Jose Muniz, Dimitri Peyskens e Benjamin Thomas hanno inscenato una fuga da lontano, che però il gruppo ha controllato ed annullato prima di entrare nel circuito bolognese.

All'approccio del primo passaggio sul San Luca, Pogacar ed Evenepoel si sono portati nelle posizioni di testa. Lo sloveno ha poi seguito i primi movimenti che hanno allungato il gruppo ed ha insistito imponendo il suo passo. Quasi senza scattare, con apparente semplicità, Pogacar è rimasto tutto solo. Jorgenson ha provato per un po' ad inseguirlo, ma ben presto ha dovuto desistere.

La corsa si è così spezzata con l'assolo di Pogacar e molto più indietro un gruppetto di una decina di unità, tra cui Adam e Simon Yates, Pidcock, Mas, Gaudu, Healy e Piganzoli. Evenepoel si è invece presto ritirato.

Dal gruppo è poi uscito Lipowitz, che è rimasto in seconda posizione per un paio di giri, ma ha ceduto nel finale. Con Pogacar ormai in modalità gestione e pronto a festeggiare la 24° vittoria stagionale, l'ultima scalata al San Luca ha visto il gruppetto inseguitore riportarsi sul bravo ma esausto Lipowitz.

Tom Pidcock ha piazzato un buon scatto nel finale ed è andato a cogliere la seconda piazza, a quasi due minuti da Pogacar, un distacco enorme ma che probabilmente non testimonia ancora quanto sia stata grande la differenza tra lo sloveno e tutti gli altri. Da segnalare il bel terzo posto di Piganzoli, davanti a Woods e Simon Yates.

Sette secondi meglio di Roglic

La superiorità di Tadej Pogacar e il livello della sua prestazione sono testimoniati anche dai tempi di scalata del San Luca. Nonostante la giornata climaticamente molto avversa, lo sloveno ha segnato il miglior tempo che sia mai stato realizzato durante il Giro dell'Emilia. Il record apparteneva a Primoz Roglic ed era stato segnato nel 2019.

Il corridore sloveno, tre volte vincitore sul San Luca, aveva completato la salita in 5'39''. Pogacar ha impiegato 5'32'' nel primo dei cinque passaggi affrontati oggi, abbassando di sette secondi il record del connazionale.

Con la vittoria ormai in mano, Pogacar ha completato i passaggi successivi con tempi più alti. Nella seconda scalata ha impiegato 5'43'', nelle successive 5'57'' e 6'06''.