Vogliamo parlare di tasse, di evasori fiscali, di chiarezza, di redditometro e di automobili. Non vogliamo mettere sul banco degli imputati i Funzionari dell'Agenzia delle Entrate, sono dipendenti pubblici obbligati ad applicare le leggi dello Stato.

Il Signor Pinco è un pensionato come tanti, con casa, box e pensione. Ha commesso un errore: nel 2008, dopo una vita di lavoro, ha deciso di acquistare una Mercedes a rate; un'occasione, un modello che stava andando fuori produzione.

Il sogno di una vita.

Nel 2013 il Signor Pinco riceve una raccomandata dell'Agenzia delle Entrate; c'è qualcosa che non quadra nella sua dichiarazione dei redditi del 2008. Il Signor Pinco inizia a leggere che: "Questo avviso di accertamento ha valore di intimazione ad adempiere, entro il termine per presentare ricorso, all'obbligo di pagare gli importi indicati per maggiori imposte, interessi e sanzioni, come descritto nella sezione "Avvertenze per il contribuente".

Dopo 60 giorni dalla notifica l'atto diventa esecutivo (art. 29, comma 1, lett. b) D.L. n. 78/2010). Trascorsi 30 giorni dal termine ultimo per il pagamento (vedi Avvertenze al punto "Affidamento delle somme all'Agente della Riscossione") la riscossione delle somme richieste è affidata all'Agente della Riscossione anche per l'esecuzione forzata, senza la preventiva notifica della cartella di pagamento (art.

29, comma 1, lett. b) ed e) del D.L. n. 78/2010). Questo avviso di accertamento può essere definito beneficiando della riduzione di sanzioni e di oneri con le modalità descritte in maniera dettagliata nella sezione "Avvertenze per il contribuente".

Non ha capito molto e si chiede: "Ma quanto vogliono?" Risposta semplice, dipende da te, leggi che ti spieghiamo. Puoi fare ricorso, ma se perdi, devi pagare € 22.143,00 più sanzioni per € 23.110,00 più interessi del 2,75 per cento fino al 30/9/2009 ma del 4 per cento a partire dall' 01/10/2009 e fino al 31/12/2009 e del 3,5 per cento dall'01/01/2010 fino al 05/11/2013.

Se non contesti niente, paghi € 22.143,00 poi interessi per € 3.383,33 e poi sanzioni per € 3.851,67.

Oppure puoi pagare subito un terzo delle sanzioni (€ 7.703,33), fai ricorso e mentre aspetti la sentenza del Giudice inizi a pagare un terzo di tutto il resto (€ 9.037,38).

Ma ricorda che: "A questo importo devono essere aggiunti gli ulteriori interessi ai sensi dell'art. 20 D.P.R. n. 602/1973 da ricalcolarsi dal giorno successivo al 05/11/2013 fino alla data di versamento inclusa".

Decisione ardua con queste informazioni. E, parlando di evasori fiscali, nel 2013, ti chiediamo altre "tasse" per l'anno 2008 per questo motivo: sei finito in un elenco di persone da controllare perché avevi un macchinone. E ti abbiamo applicato il "redditometro". Il Fisco ha fatto delle statistiche per cui ti dice che, se ad esempio, hai un'autovettura tra i 13 ed i 15 HP (cavalli fiscali) dovresti dichiarare un reddito "inventato" (detto anche "presunto") che calcoli così: € 1.909,47 x 5 volte + € 188,77 per ogni HP eccedente i 12.

Poi prendi questo risultato e lo moltiplichi per 7 volte e trovi il reddito che hai evaso usando la tua Mercedes tutto l'anno.

Ma scusate, io ero soltanto pensionato nel 2008 ed ho dichiarato la pensione e pagato le tasse. La pensione è un reddito fisso. La Mercedes è rimasta ferma nel box. Conclusione? Il Signor Pinco, dopo mesi di ansia, ha deciso di pagare € 16.965,00 perché a zero non si conclude nessun accordo con il Fisco.

Un evasore è stato stanato grazie al redditometro. Avanti un altro con il macchinone.