Il Canone Rai 2016 deve essere pagato da tutte le famiglie che dispongono nella propria abitazione di almeno un apparecchio televisivo. Il possesso si presume e dunque spetterà al singolo utente attraverso apposita dichiarazione dimostrare di non possedere alcun televisore. Il canone da quest'anno si pagherà attraverso la bolletta della luce, si spera in tal maniera di ridurre drasticamente la forte evasione, che da sempre caratterizza questa tassa.

Sono in molti a domandarsi a chi quest'anno spetta di pagare il canone. Questo sarà addebitato direttamente in bolletta, una sola volta per famiglia e solo sulla prima casa, cioè il luogo in cui si ha la residenza anagrafica. 

Assoelettrica protesta

Questo quindi vuol dire che nel caso di appartamento affittato, sarà l'inquilino e non il padrone di casa a dover pagare il canone Rai 2016. Le modalità di pagamento e anche quelle relative alle eventuali autocertificazioni saranno chiarite nelle prossime settimane, quando sarà redatto e pubblicato il regolamento che dovrebbe disciplinare il nuovo canone.

Nel frattempo segnaliamo anche che gli operatori del settore elettrico sono in subbuglio. Infatti le principali aziende elettriche del paese sono rimaste spiazzate dalle nuove modalità di pagamento del canone, che da luglio sarà inserito in bolletta. Il Presidente di 'Assoeletrica' Chicco Testa teme che si possa arrivare impreparati all'appuntamento di luglio, mese in cui il canone dovrebbe fare il suo esordio in bolletta.

Mancato fino ad ora il dialogo con il Ministero

Secondo Chicco Testa fino ad ora è mancato il dialogo con il Ministero dello Sviluppo Economico, inoltre occorre anche chiarire molti punti della nuova normativa, fino a questo momento rimasti oscuri. Testa mette in evidenza che le aziende elettriche per far pagare il canone Rai 2016 dovranno incrociare molte banche dati e il rischio di errore è elevato.

Inoltre questo inserimento inevitabilmente avrà dei costi per le aziende ed il rischio è che questi si possano ripercuotere sui consumatori. Non a caso le associazioni più importanti dei consumatori sono sul piede di guerra.