Da quest’anno, anche il lavoratore dipendente che non risiede in italia può utilizzare la Certificazione Unica 2016 ed in particolare i campi 43 e 44. E' infatti stato introdotto un apposito regime denominato dei 'non residenti Schumacker'. Tale regime fiscale si applica appunto ai redditi di cui sono titolari le persone fisiche non residenti fiscalmene in Italia. Per essere applicato devono però sussistere alcune condizioni preliminari, enunciate dall'articolo 24 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi.
L'imposta dovuta viene determinata sulla base delle disposizioni applicabili ai soggetti residenti solo se il dipendente non residente ha prodotto il 75% del suo reddito totale in Italia. Nel conteggio complessivo dei redditi devono inoltre essere ricompresi anche i proventi relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nello Stato di residenza. Inoltre il dipendente non deve godere di agevolazioni fiscali analoghe nello Stato di residenza.
Quali sono i doveri che gravano sul datore di lavoro e sul lavoratore?
Il datore di lavoro deve quindi procedere a determinare le imposte sul reddito prodotto in Italia considerando anche i benefici fiscali non spettanti ai lavoratori non residenti, le detrazioni per lavoro dipendente e le detrazioni per carichi di famiglia.
Il datore di lavoro deve poi procedere a determinate lo stipendio con il calcolo dell’IRPEF a scaglioni di reddito, considerando appunto tutte le detrazioni fiscali di cui può beneficiare il lavoratore. Sul reddito imponibile si dovranno calcolare anche l’addizionale comunale e addizionale regionale. Il datore di lavoro, quindi una volta compilata la Certificazione Unica 2016 ed in particolare la sezione Certificazione lavoro dipendente, deve consegnarla al lavoratore entro e non oltre il 28 febbraio. Sullo stesso inoltre ricade il dovere di trasmettere la CU all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 marzo. Per il periodo d’imposta 2015, il datore di lavoro dovrebbe effettuare in fase di conguaglio, il recupero delle eventuali detrazioni e deduzioni non fruite per i primi 9 mesi dell’anno.
Anche il lavoratore ha degli obblighi ovvero deve conservare i documenti necessari e presentare apposite attestazioni. A tal fine egli deve infatti deve attestare il possesso delle condizioni richieste con una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. Tale dichiarazione deve contenere
- i dati fiscali e il grado di parentela del familiare per cui si intende fruire delle detrazioni,
- lo Stato di residenza fiscale;
- che il familiare per cui si chiede la detrazione non superi la soglia di reddito di 2.840 euro.
Quali sono le modalità con cui si conserva la CU?
I lavoratori devono conservare la copia della dichiarazione dei redditi presentata nello stato di residenza relativa ai periodi d’imposta per i quali sono state richieste le detrazioni fiscali in Italia e la certificazione del datore estero dalla quale risulta il reddito prodotto.
E’ ciò perché l’Agenzia fiscale potrebbe richiedere sempre un ulteriore documentazione, procedendo inoltre allo scambio di informazioni con lo Stato di residenza dell’Interessato. Nelle sezione “Dati anagrafici” della Certificazione Unica, il datore di lavoro deve quindi compilare i punti da 40 a 44
- nei punti 41 e 42 deve indicare luogo di residenza estera e l'indirizzo;
- nel punto 43 deve barrare la relativa casella prevista proprio per i soggetti non residenti Schumacker
- nel punto 44 deve evidenziare il codice dello Stato estero di residenza