Sono più di tre milioni i contribuenti soggetti agli studi di settore, ormai in vigore da oltre venti anni (legge 427/93). Meccanismo oramai superato e non più in grado di fotografare la reale capacità economica del contribuente.
I beneficiari del regime premiale
Iniziamo subito col dire che non tutti potranno salutare definitivamente gli studi di settore. In realtà, si tratta di un "premio" concesso inizialmente solo ai professionisti ed alle imprese particolarmente affidabili.
Quando sarà terminata questa prima fase sperimentale, la fiducia sarà accordata a tutti con apposito decreto del MEF.
A ciascun contribuente, in questa prima fase, sarà assegnata una valutazione (con punteggio da 1 a 10): il contribuente modello che raggiungerà la sufficiente affidabilità, sarà esentato dagli studi di settore e in più potrà beneficiare della riduzione dei termini entro i quali poter essere sottoposto ad accertamenti.
L'obiettivo del decreto è quello di ridurre drasticamente gli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti, e di dare più spazio alle nuove tecniche di comunicazione, in particolare la PEC per gli avvisi tributari. Per tutto il mese di agosto ci sarà una sospensione degli effetti relativi alle comunicazioni provenienti dal Fisco, oltre alla cancellazione delle partite Iva inutilizzate da almeno 3 anni.
Il nuovo sistema necessiterà di meno dati e meno informazioni da inserire, anche in conseguenza della periodica comunicazione delle fatture che entrerà in vigore dal 2017, per effetto della quale il Fisco avrà già a disposizione gran parte delle informazioni utili al calcolo del reddito.
La nuova funzione degli indicatori di compliance
I noti INE (indicatori di normalità economica) utilizzati per ricavare il reale reddito, costituiranno il metro di valutazione di affidabilità del contribuente al fine di stimare e calcolare i ricavi, il valore aggiunto, fino all’indice sintetico di affidabilità (o di compliance).
Gli indicatori di compliance saranno relativizzati in base al tipo di attività prevalente del contribuente e serviranno a determinare il valore aggiunto e, di conseguenza, il reddito. Saranno presi in considerazione i dati degli 8 anni precedenti, proprio al fine di rendere quanto più precise le valutazioni.
Gli addetti nel valore aggiunto
Finora il sistema Gerico ha adottato un calcolo che presumeva un maggior reddito per ciascun addetto o collaboratore assunto. Invece, con il nuovo sistema, ci sarà una maggiore corrispondenza rispetto alla realtà economica e, per tale ragione, verranno meno anche i correttivi per la crisi.
Una considerazione finale è d’obbligo: è vero che la semplificazione fiscale costituisce uno degli obiettivi fondamentali del governo, ma sembra alquanto strano che una proposta simile arrivi proprio a cavallo del referendum costituzionale, per giunta in concomitanza con la annunciata "rottamazione" delle cartelle esattoriali e della soppressione di Equitalia, tematiche molto calde e seguite dai cittadini, forse molto più del referendum stesso.
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