L'IMU (imposta municipale propria) e la TASI (Tributo per i servizi indivisibili) sono due Tasse che gravano sulle finanze dei contribuenti due volte all'anno. Tuttavia non tutti conoscono le scadenze e non tutti devono pagare le due imposte. Se qualche giorno addietro si era parlato, in tema di Legge di Bilancio 2017, dell'ipotesi di accorpare le due tasse in una unica, con l'avvicinarsi dell'ultimo mese dell'anno si torna a preoccuparsi per le scadenze.
Scopriamo insieme quando pagare la rata e chi invece è esente.
Niente IMU e TASI sulla prima casa
La scadenza fissata per la seconda tranche delle due tasse è il 16 dicembre 2016 pertanto è bene prepararsi per tempo. Le modalità di versamento saranno le medesime degli scorsi anni ovvero F24 oppure bollettino postale, reperibili anche precompilati. Una novità importante è che IMU e TASI non sono più dovute sulla prima casa e le relative pertinenze purché non si tratti di immobili di lusso ovvero categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli, palazzi di pregio artistico o storico).
Sono esenti anche quegli immobili che, secondo il regolamento del Comune, possono essere considerati equivalenti alla prima casa. Un caso tipo sono gli anziani che hanno residenza nelle case di riposo oppure gli immobili ceduti in comodato a parenti di primo grado.
Ecco tutte le altre esenzioni
Ma la prima casa non è l'unico bene che dà diritto a non pagare le due tasse, infatti ci sono altre categorie di immobili che sono esenti. Ecco l'elenco delle situazioni dove non si è tenuti al pagamento di IMU e TASI:
- abitazione assegnata al coniuge in casi di separazione oppure divorzio;
- fabbricati ad utilizzo strumentale per le attività agricole;
- terreni agricoli o posseduti da coltivatori diretti;
- immobili d'impresa (imbullonati);
- immobili di cooperative edilizie;
- unico immobile del personale di polizia o vigili del fuoco e forze dell'ordine a patto che non vi abbia dimora abituale e non lo ceda in locazione;
- alloggi sociali
Insomma una lista abbastanza ampia che si spera sia destinata a crescere.
Attenzione alle aliquote variabili
Se la data di pagamento è certa e difficilmente verrà modificata, quello a cui bisogna prestare particolare attenzione sono le aliquote applicate dai vari comuni che non sempre sono le stesse delle prima rata. Capita infatti che qualche comune aumenti le percentuali da pagare e in questo caso occorrerà effettuare un conguaglio. Ovviamente capita che il comune non abbia deliberato l'aumento di aliquota o lo abbia fatto fuori il periodo previsto e quindi la seconda rata IMU e TASI 2016 si pagherà identica alla precedente. Per semplificare il calcolo dell'importo dovuto in rete sono comunque presenti diversi programmi gratuiti che calcolano, una volta inseriti alcuni dati tra cui l'aliquota, l'ammontare preciso della tassa. Insomma il 16 dicembre si avvicina per cui non fatevi trovare impreparati. Concludo con una celebre citazione del mitico Totò