Su Facebook, allo stato attuale, sono presenti profili di persone che sono passate a miglior vita. Questo perché la società dell'omonimo social network ad oggi non cancella i profili delle persone decedute, ma a farlo dovrebbe essere un amico o un parente che è in possesso dei dati di accesso, ovverosia dovrebbe essere in possesso della cosiddetta 'eredità digitale'. In pochi però, da vivi, hanno tutta questa voglia di comunicare i dati di accesso al proprio profilo Facebook, con la conseguenza che di questo passo il social network è destinato a diventare una sorta di 'cimitero virtuale'.

A pensarla così, dall'università del Massachusetts, è l'esperto di statistica Hachem Sadiki che ha fissato e previsto l'anno in corrispondenza del quale su Facebook gli account di persone decedute supereranno quelle degli utenti attivi. L'anno è il 2098 ed è stato ricavato considerando da un lato l'attuale scelta di Facebook di non cancellare i profili delle persone decedute, e dall'altro la crescita dei nuovi iscritti al social che secondo l'esperto con il passare degli anni tenderà a rallentare. Secondo 'The Digital Beyond', blog specializzato nelle questioni inerenti l'esistenza e l'eredità nel mondo digitale, il numero di persone decedute di anno in anno, aventi profili su Facebook, è destinato ad aumentare.

In particolare, per il 2016 è prevista la morte di 970 mila utenti del social network rispetto ai 580 mila del 2012 ed ai 'soli' 386 mila circa che sono morti nel 2010.

Detto questo, è chiaro che quelle formulate dall'esperto di statistica Hachem Sadiki presso l'università del Massachusetts sono delle previsioni a lungo termine con la conseguenza che, da qui ad oltre 80 anni, gli scenari potrebbero cambiare. Per esempio Facebook potrebbe introdurre nel social funzioni di gestione dell'eredità digitale, così come non è detto che da qui al 2098 i social network continueranno ad avere il successo che hanno fatto registrare in questi ultimi anni rivoluzionando la comunicazione digitale