Una condanna per reddito di cittadinanza percepito indebitamente da un minimo di due anni ad un massimo di sei anni di carcere. Questo è quanto rischia in Sardegna un uomo, residente nel Comune di Buggerru, dopo essere stato scovato da parte delle fiamme gialle a percepire in maniera indebita tale sussidio. Come riferisce il sito Sardiniapost.it, l'uomo da tempo senza averne il diritto percepiva il reddito di cittadinanza al punto da aver accumulato complessivamente ricariche sulla carta Postepay Rdc di Poste Italiane per oltre 10.000 euro, per l'esattezza 10.648 euro che ora dovranno essere restituiti tutti.
Percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto
Tutto è partito dal controllo della guardia di finanza di Iglesias in una casa privata dove è stata rilevata la presenza di una donna impegnata come badante da tre anni, ma irregolare. Dopodiché le fiamme gialle hanno pure scoperto che all'interno dell'abitazione la donna era in realtà anche la convivente dell'uomo che, dichiarando e denunciando il rapporto di lavoro, non avrebbe avuto il diritto a percepire il reddito di cittadinanza. Come diretta conseguenza a carico del soggetto è scattata la denuncia a piede libero alla procura di Cagliari e la sospensione dell'erogazione del reddito di cittadinanza.
Buggerru, fiamme gialle avviano altri accertamenti
Nella famiglia dove la badante in nero presta servizio, le fiamme gialle hanno avviato ulteriori accertamenti anche perché la donna, oltre ad essere irregolare, non sarebbe nemmeno coperta dalla polizza assicurativa. Tuttavia, la copertura è obbligatoria così come è previsto dalla legge.
Quel che è certo per ora è che l'uomo, nel dover restituire tutti i 10.648 euro percepiti a partire dal 2019 con il reddito di cittadinanza, ha violato il decreto legge numero 4 del 2019. Ora scatteranno le sanzioni che sono previste in corrispondenza dell'articolo 7.
Sussidio ottenuto con falsa dichiarazione
Secondo quanto riportato dal sito Unionesarda.it, l'uomo sul reddito di cittadinanza ha raggirato l'Inps al momento della presentazione della domanda di accesso al sussidio in quanto non ha dichiarato i redditi della badante che si è scoperto essere pure la convivente.
Le fiamme gialle di Iglesias hanno potuto risalire alla truffa non solo attraverso i controlli sul territorio, ma pure facendo leva sull'accesso e sulla consultazione di banche dati che sono in possesso della guardia di finanza. Nel caso specifico, come messo in evidenza dal sito Castedduonline.it, alle violazioni sul reddito di cittadinanza si aggiungono pure le irregolarità sui rapporti di lavoro.
In pratica l'uomo, prendendo il reddito di cittadinanza e convivendo con la badante che operava in nero, non ha fatto altro che violare due volte la legge. La guardia di finanza si occupa proprio di verificare che l'impiego delle risorse pubbliche sia corretto. Sebbene siano una minoranza rispetto al totale, sono stati tanti a partire dal mese di marzo del 2019, quando è stato lanciato il sussidio, a essere stati scoperti a percepire il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Tra i percettori abusivi ci sono stati, oltre a tanti lavoratori in nero, pure spacciatori, proprietari di alberghi e addirittura persone condannate.