Nello spazio, alcune delle più semplici operazioni compiute quotidianamente dall'uomo, assumono un grado di difficoltà del tutto diverso a causa dei diversi parametri fisici, tra cui l'assenza di gravità. Una delle più basilari operazioni come quella di "andare in bagno" diviene, ad esempio, un grandissimo problema da risolvere.

Space Poop Challenge, la NASA sfida chiunque a trovare una soluzione

Una sfida a tempo, con un nome "ironico" e accessibile a tutti, è quella che ha indetto la NASA per trovare una soluzione che permetta agli astronauti di espletare le proprie necessità in maniera confortevole durante le operazioni nello spazio che, possibilmente, sia applicabile alle tute spaziali.

La soluzione proposta dovrebbe riuscire a contenere fino a un litro di urina al giorno per membro dell'equipaggio, settantacinque grammi di feci e ottanta grammi di "residui mestruali", garantendo al personale sei giorni di autonomia.

Inoltre, è stato specificato che la nuova tecnologia dovrà consentire l'evacuazione senza l'uso delle mani.

I progetti più promettenti saranno valutati, premiati ed utilizzati nelle prossime missioni spaziali.

Attualmente, gli astronauti si servono di pannolini in occasione di missioni che richiedano l'utilizzo della tuta per circa dieci ore ma, in futuro, sono stati previsti periodi di tempo ben più lunghi in cui l'equipaggio dovrà rimanere in tuta, che potranno arrivare addirittura a centoquarantaquattro ore e, la NASA ha dichiarato, le soluzioni di "evacuazione" dovrebbero essere messe in atto in un tempo brevissimo, per questioni di sicurezza.

Quando i "bisognini" diventano un problema

Nello spazio, in assenza di gravità, tutti i "bisognini" che vengono rilasciati dall'equipaggio potrebbero entrare all'interno della tuta e circolarvi, costituendo un problema davvero critico per la salute e la sicurezza di coloro che partecipano alle missioni: sono molte le conseguenze che potrebbero derivare dal contatto di questi rifiuti con il corpo, dalle più semplici dermatiti alle più gravi infezioni.

Dunque la NASA prenderà in considerazione le soluzioni che siano ad un minimo "Technical Readiness Level" (TRL) 4, ma farà eccezione in caso di "rivoluzionarie innovazioni". Il premio, che consiste in $ 30,000, verrà assegnato ad un massimo di tre concorrenti, valutando una collaborazione anche più lunga con essi.