60.000 chilometri in bici e oltre 1,7 milioni di metri di dislivello superati in un anno. Questi sono i numeri da record di Giacomo Garofoli, riportati da bici.style, la cui storia di amore per il Ciclismo si è trasformata in una sfida continua per superare i propri limiti e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Garofoli, classe 1981 di Castelfidardo (Ancona), ha fatto l’agonsita nelle categorie juniores, poi è stato amatore con le granfondo e ora si dedica a un allenamento quotidiano per firmare nuovi record. I numeri sarebbero probabilmente degni di un Guinness World Record, ma non c'è mai stata la volontà di ufficializzare i tragitti con un registratore omologato.

In tutte queste migliaia di chilometri la sua bici è stata una Specialized Aethos, che ha sottoposto più volte a manutenzione per garantire sempre la massima efficienza.

Garofoli racconta il suo record: ‘Pedalare per me è come un atto di libertà’

Giacomo Garofoli è riuscito a percorrere negli ultimi dodici mesi 60.000 chilometri in bici conciliando al meglio l’attività sportiva con lavoro e famiglia, composta da una moglie e tre figli, che lo supportano in questa sua sfida. Per trovare il tempo da dedicare al ciclismo, Garofoli deve attenersi a una routine quotidiana molto serrata che prevede sveglia alle 4 del mattino, per essere in bici alle 6. L'attività termina verso le 13 e poi dopo pranzo inizia il lavoro, dalle 14 fino a sera.

Per raggiungere queste cifre, Garofoli ha percorso in media 190 chilometri in bici ogni giorno, superando circa 5.000 metri di dislivello. Grazie a questa costanza ha potuto migliorare ulteriormente quanto fatto negli scorsi anni, in cui si era fermato a quota 50.000 chilometri.

Il percorso abituale è stato quasi sempre il medesimo, con il tragitto andata e ritorno dalla propria abitazione verso il Conero.

Alcune volte però ha anche cambiato percorso, spingendosi verso l’Appennino. La scelta di mantenere lo stesso percorso quotidiano è stata motivata principalmente dalla sicurezza, in modo da conoscere alla perfezione le strade e gli eventuali pericoli presenti.

Una sfida motivata dalla grandissima passione per il ciclismo, che viene ben riassunta da queste parole riportate da bici.style: “Pedalare per me è come un atto di libertà.

Sei solo, sei con te stesso e riesci a liberare la mente. È una sensazione unica che difficilmente trovi in altri sport”. Per il futuro Garofoli pensa già a spingersi oltre, con l’obiettivo di partecipare a qualche gara di ultracycling.

La carriera del nipote Gianmarco Garofoli, corridore professionista

La passione per il ciclismo di Giacomo Garofoli è parte anche della sua famiglia, visto che il nipote Gianmarco, classe 2022, è un corridore professionista. Dopo essersi messo in luce nelle categorie giovanili, vincendo una tappa del Giro della Valle d’Aosta, nel 2023 è passato professionista con l’Astana-Qazaqstan. In questa stagione ha fatto l’esordio in un Grande Giro, partecipando alla Vuelta, in cui ha centrato la top 10 in due tappe, chiudendo al nono posto negli arrivi di Sevilla e del Campus Tecnológico Cortizo Padron. Il prossimo anno cambierà team e passerà alla Soudal-Quick Step di Remco Evenepoel.