Questi ultimi due mesi sono stati carichi di novità per il mondo della telefonia: da una parte la costante guerra tra operatori volta ad accalappiarsi clienti a colpi di tariffe esclusive, dall'altra una delle cause di questa guerra, ovvero l'affermazione del colosso Wind-Tre, nato dall'unione dei due ex operatori italiani, che tanto spaventa la concorrenza, specie in vista degli importanti investimenti in infrastrutture che porterà il nuovo conglomerato ad affermarsi superando forse quelli che finora erano i due più grandi operatori italiani, Tim e Vodafone.
Dall'altra, l'arrivo di importanti novità volte ad abbattere il costo della connessione ad Internet per chi viaggia all'interno dell'Europa: un progetto innovativo che consiste nel coprire il territorio europeo di hotspot WiFi pubblici gratuiti e l'abbattimento dei costi di roaming per chi viaggia.
Telefonare e navigare senza costi di roaming
Il nuovo regolamento europeo prevede che qualsiasi cittadino dell'Unione Europea possa telefonare e navigare con il proprio piano tariffario in qualsiasi stato membro, senza più pagare alti costi di roaming. Mai più disattivazione della rete dati appena scesi dall'aereo ed estenuante ricerca del primo Starbucks vicino per potere aggiornare il proprio profilo Facebook: sarà infatti possibile farlo in ogni momento senza sorprese sul conto telefonico.
L'operatore Wind-Tre ha anticipato tutti in Italia in merito all'abbattimento dei costi di roaming, ad ogni modo sarà domani il giorno ufficiale entro cui tutti gli operatori di ogni stato europeo si dovranno adeguare alla nuova normativa. Ma è davvero tutto illimitato e gratis al 100%?
In UE come in Italia, ma non troppo
L'abbattimento dei costi di roaming è stato pensato per chi viaggia all'interno dell'Unione Europea (restano escluse la Svizzera e il Regno Unito una volta che sarà operativa definitivamente la Brexit): le telco continuano comunque a sostenere dei costi per garantire a tutti il servizio. Ecco perché comunque la misura europea deve essere sfruttata nei limiti del buon senso: chi utilizza per la maggior parte la propria offerta all'interno del proprio paese, limitandosi a dei viaggi occasionali al di fuori, non avrà alcun problema.
Per chi invece dovesse effettuare attività anomale all'estero, superiori che in Italia, vi saranno dapprima degli avvisi da parte dell'operatore, al quale si dovrà rendere spiegazione dell'attività all'estero, mentre in seguito verranno applicate le tariffe supplementari, pari a 3,2 centesimi al minuto per le telefonate, 1 centesimo a SMS e 7,7 euro per ogni GB di dati scambiato. Tariffe che rimangono comunque molto convenienti se si pensa agli esorbitanti costi di roaming di un tempo, ma che rendono comunque consigliabile comprare una SIM del paese che si visita, se si intende trascorrerci ben più tempo di un semplice viaggio occasionale.