Ancora una polemica, ancora tante critiche. A poco meno di una settimana dall’ inizio del Festival di Sanremo 2017, le polemiche continuano a fare da sfondo. Ad animare il tutto ci ha pensato il popolo del web, che continua a tuonare e lamentarsi con le solite frasi che ormai vengono ripetute senza un filo logico.
Il problema che ha animato post e discussioni riguarda lo stipendio presunto che percepirà Carlo Conti: 650.000 euro per la conduzione della kermesse musicale.
Troppi, secondo i più. Soldi che dovrebbero essere devoluti alle popolazioni terremotate. E ovviamente gli sbandieratori dell'ultim'ora non si sono fatti attendere.
Le polemiche sul maxi stipendio di Conti al Festival di Sanremo 2017
In base alle chiacchiere da web (versione 2.0 di quelle da bar), la cifra esatta del cachet del presentatore toscano sarà di ben 650.000 euro. Una bella cifra, che ha fatto subito saltare dalle sedie milioni di italiani. In un periodo nero per la nostra economia e con una tragedia che ha ferito un intero popolo, questi soldi sarebbero troppi.
"Devolvere ai terremotati e fermare Sanremo".
Questo è stato il mood che ha accompagnato gli indignati speciali sul web, che ogni giorno combattono la loro battaglia. Uno stop per aiutare una popolazione in difficoltà con i soldi pubblici. Iniziativa lodevole, ma che fa acqua da tutte le parti. Anche se la Rai è a tutti gli effetti un'azienda pubblica, ma in quanto tale ha bisogno di utili per poter sopravvivere e continuare ad erogare il servizio. E questi utili (visti gli introiti pubblicitari) passano soprattutto da trasmissioni come Sanremo.
Cavalcare l'onda? Sì, grazie
Spesso si parla di mode e spesso gli utenti si cimentano in veri e propri processi pubblici. E additare la colpa alla classe dirigente sembra essere diventato il nuovo sport nazionale.
A quanto pare Carlo Conti ha dichiarato che parte del suo cachet andrà comunque a quelle popolazioni e che l'idea era già nata prima di questo duro attacco.
Ma che sia vero o meno, questo non lo sapremo mai. Il Festival di Sanremo 2017 ci regalerà nuove canzoni e nuove polemiche, che verranno oscurate dai primi raggi di sole di marzo. Ma adesso è il momento di intraprendere la propria crociata. Poi non importa che la trasmissione farà registrare un nuovo record d'ascolti: la cosa fondamentale resta alzare la voce e sfogare la propria frustrazione.