The Voice of Italy torna in onda su Rai 2 con un cast quasi tutto nuovo, ma nonostante tutto il flop sembra essere dietro l'angolo. A molti, infatti, non è piaciuta la decisione di sostituire il conduttore Federico Russo, esperto di musica, con Costantino Della Gherardesca ma qualcuno nutre dei dubbi anche sui quattro coach scelti per la quinta edizione.
Proprio Costantino Della Gherardesca è reduce dall'edizione meno fortunata di sempre di Pechino Expresse che sulla stessa rete nel 2017 ha registrato degli ascolti tra il 6 e l'8% di share.
Per il road game sono stati ascolti più bassi della sua storia, ma il conduttore è pronto a rimettersi in gioco con un nuovo programma nonostante ci siano molti dubbi su di lui. Non si discute sulla bravura di Costantino Della Gherardesca, ma prima di lui alla conduzione c'è Federico Russo che si occupa da sempre di programmi musicali. Il discorso quindi si basa solo ed esclusivamente sulle specifiche competenze del conduttore.
Gli ascolti delle precedenti edizioni di The Voice
Prima di parlare del probabile flop di The Voice of Italy 2018 è necessario dare uno sguardo agli ascolti delle precedenti edizioni.
La prima risale al 2013 con la conduzione di Fabio Troiano che registrò una media del 13,74% di share. Il talent era la novità di Rai 2 e la squadra dei coach era composta da Riccardo Cocciante, Raffaella Carrà, Piero Pelù e Noemi. L’anno successivo è andata in onda la seconda edizione e nel cast ci sono stati i primi cambiamenti. La conduzione infatti venne affidata a Federico Russo e ai coach Piero Pelù, Raffaella Carrà e Noemi si aggiunse J-Ax. Il talent venne premiato dagli ascolti che ottennero una media del 14,13% share e lanciò il fenomeno internazionale Suor Cristina.
Altre novità nel cast sono arrivate anche nel 2015 con la terza edizione. Federico Russo venne confermato alla conduzione, mentre tra i coach c’era stato l’arrivederci di Raffaella Carrà.
Al suo posto arrivò la coppia composta da Roby e Francesco Facchinetti che affiancarono così Piero Pelù, Noemi e J-Ax. La terza edizione di The Voice, vinta da Fabio Curto, registrò il primo calo significato degli ascolti con una media dell’11,88% di share. Le cose andarono anche peggio nel 2016. La quarta edizione, vinta da Alice Paba, infatti si presentò con una cast quasi del tutto nuovo. Alla conduzione c’era ancora Federico Russo, mentre tra i coach ci fu il ritorno di Raffaella Carrà e il debutto di Max Pezzali, Emis Killa e Dolcenera. Gli ascolti di The Voice of Italy 4 crollarono al 10,26% di share e il talent show di conseguenza non venne confermato per l’anno successivo.
Flop per TVOI 5?
Per la quinta edizione di The Voice il flop è dietro l’angolo. Sia per il cast della nuova edizione sia per lo scarso interesse del pubblico nei confronti di questo talent. Nessuno dei vincitori delle precedenti edizioni infatti è riuscito ad intraprendere una carriera musicale, mentre il cast di quest’anno non è molto consono al pubblico più giovane della rete. Il conduttore Costantino Della Gherardesca è reduce dal flop dell’ultima edizione di Pechino Express e con The Voice ha l’arduo compito di prendere il posto di Federico Russo, esperto di musica. La scelta dei coach inoltre non è molto allettante per il pubblico. Solo J-Ax e Francesco Renga potrebbero attirare l’attenzione del pubblico più giovane, ma il rischio è che dopo le prime due puntate gli ascolti possano crollare.
L’unica novità inserita nella quinta edizione è quella rappresentata dal Blocca Coach. In pratica un coach può decidere di bloccare uno dei tre colleghi attraverso un apposito pulsante con lo scopo di impedirgli di scegliere il concorrente che si sta esibendo in quel momento. La prima puntata di The Voice of Italy 2018 potrebbe riuscire a registrare anche l’11% di share, ma la media finale degli ascolti potrebbe essere veramente bassa. In fin dei conti ai telespettatori di Rai 2 non viene proposto quasi niente di nuovo.